Telelombardia - Juventus: Iaquinta, jolly scudetto!
Reclamizzato poco, dimenticato talvolta, sottovalutato spesso. Vincenzo Iaquinta si sta prendendo molte rivincite. A gennaio la Juventus ha provato a sbolognarlo: se oggi Floccari non veste di bianconero è solo perché Iaquinta a gennaio ha detto niet allo Zenit. Scelta felicissima; per sé stesso medesimo, ma anche per Ranieri e la Juve. Nel 2009 ha svoltato. Gioca, segna, convince. Ad oggi è sua la miglior media gol della squadra: 1 gol ogni 143 minuti, contro i 176 di Amauri, che adesso corre contro il tempo per esserci nel rendez-vous decisivo con l'Inter fra due settimane.
Del Piero, ineffabile e intoccabile icona dell'universo mondo bianconero insegue: 1 rete ogni 201 minuti. Il bomber calabrese ha dalla sua una dote in più rispetto alla concorrenza interna: la versatilità, che gli permette di essere utilizzato efficacemente anche da attaccante esterno, quasi da laterale di fascia. Un imprinting che gli ha infuso Marcello Lippi, che gli è valso l'alloro di campione del mondo, che ancora oggi lo tiene saldamente aggrappato al giro azzurro. Nel nuovo anno Iaquinta ha già bussato 4 volte in campionato, ha griffato l'eurogol nel retour match contro il Chelsea in Champions League, ha colpito in azzurro contro l'Eire del Trap. Scoppia di salute, non è più tormentato alle noie muscolari, attraversa un autentico stato di grazia. Secco lo ha ritirato frettolosamente dalla bancarella del mercato, il rischio della svalutazione è soltanto un pallido ricordo. E adesso Ranieri sa che il suo Jolly nella magica utopia dell'operazione aggancio sull'Inter è proprio il buon Vincenzo, uno che rischiava di far tappezzeria e adesso abita in pianta stabile nel salotto buono, al tavolo dei grandi







