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Salernitana-Livorno: tifosi delusi ed arrabbiati

Salernitana-Livorno: tifosi delusi ed arrabbiati
domenica 3 maggio 2009, 23:192009
di Redazione TMW.
fonte di Marcello Festa per Corriere del Mezzogiorno
Delusi i ventimila tifosi che hanno affollato gli spalti. Nessun colpo ad un Livorno in evidente crisi di gioco

E' notte fonda per la Salernitana, sconfitta in casa dal Livorno e superata in classifica anche dal Modena. Fosse terminato ieri il campio­nato cadetto, i granata sarebbe­ro retrocessi direttamente sen­za neanche passare attraverso la lotteria dei play out, fino a qualche settimana fa spettro da evitare ad ogni costo ed oggi an­cora di salvataggio cui aggrap­parsi disperatamente. Nella giornata che avrebbe potuto (dovuto?) segnare la de­finitiva resurrezione della squa­dra di Lombardi e Murolo con oltre ventimila presenze sugli spalti e l'occasione, offerta su un piatto d'argento, di centrare il colpo grosso contro un avver­sario forte ma in crisi, i granata hanno clamorosamente stecca­to, penalizzati un po' dalla mala­sorte, un po' dall'imprecisione, un po' da alcune discutibili scel­te di Brini. Ha vinto il Livorno che ha confermato nell'occasione l'istinto del killer, quello con il quale i labronici hanno steso la Salernitana nel momento in cui il pareggio ad occhiali sembra­va già scritto

Risultato che, in verità, stava stretto proprio ai granata più volte vicini al gol nel corso della ripresa, dopo l'ingresso in campo del peruvia­no. Ma dopo aver sciupato al­meno tre nitide palle gol, due addirittura clamorose con Fa­va, inevitabile che qualcosa suc­cedesse. Ed è successo che il Li­vorno, spronato da Acori a chie­dere di più, a cercare di più, do­po averla scampata grossa, ha trovato il micidiale uno- due con Miglionico prima e Tavano poi. Tutto in due minuti, 120 se­condi che potrebbero aver se­gnato in maniera definitiva il campionato delle due conten­denti; Livorno con la terza piaz­za, dunque la pole position nei play off promozione, pratica­mente in tasca e la Salernitana ad un passo dal baratro. A determinare l'improvviso ribaltone anche le decisioni del­la panchina. Brini, impeccabile fino a quel momento, nel tenta­tivo di mettere in freezer il pa­reggio, cambiava volto alla squadra al minuto 36 inseren­do Pestrin per Ganci e rimodel­lando, di conseguenza, l'assetto tattico della squadra. Mossa che induceva Acori ad avanzare ancor di più il raggio d'azione dell'instancabile Bonetto da cui piedi nasceva l'insistita azione del gol del vantaggio dei labro­nici, quello siglato da Miglioni­co, quello che chiudeva il ma­tch e dava il là alla pesante con­testazione della tifoseria di casa che, posizionata all'ingresso della Tribuna Autorità - con­trollata da uno spiegamento di polizia in tenuta antisommossa per evitare incidenti che peral­tro non ci sono stati - avrebbe lasciato l'Arechi intorno alle 19 e solo dopo l'ennesimo faccia a faccia con il presidente Lombar­di e la squadra. Proprio il pa­tron granata, durante l'incon­tro con gli ultrà, ha chiesto ai ti­fosi di sostenere la squadra in questo momento delicato. So­prattutto in vista del derby di sabato prossimo, sempre al­l'Arechi, con l'Avellino.

Match che, a questo punto, diventa de­terminante per mantenere qual­che residua speranza di salvez­za. Lombardi, inoltre, ha confer­mato ai tifosi la volontà di man­tenere il prezzo del biglietto a tre euro, come contro il Livor­no. Per consentire la più ampia partecipazione possibile ai so­stenitori granata che, ieri, han­no affollato in venticinquemila gli spalti dell'Arechi. Tra il gol di Miglionico e la pesante leva­ta di scudi della tifoseria locale, c'era spazio anche per il gol di Tavano, il 22mo della stagione, lineare nello sviluppo e sconta­to nella finalizzazione: traverso­ne dalla trequarti di Volpe, spiz­zicata di Rossigni e rasoiata vin­cente del capocannoniere del campionato cadetto. Negli spo­gliatoi è stato evidente il disap­punto dei protagonisti. «Noi crediamo ancora nella salvezza - ha detto Kyriazis - chiedia­mo solo ai tifosi di starci vicino in questo momento delicato». Gli fa eco Evans Soligo: «Que­sta partita sembra la copia di quella con il Rimini - ha detto il centrocampista - noi abbia­mo fatto la gara, poi loro hanno vinto».