Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche

Chievo, De Paula "ispirato" da Amauri

Chievo, De Paula "ispirato" da AmauriTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 9 agosto 2010, 13:122010
Claudio Colla
"Mi piacerebbe vestire l'azzurro come lui"

Intervistato sulle pagine del quotidiano veronese L'Arena, l'attaccante brasiliano Marcos De Paula, intento a convincere il tecnico Stefano Pioli dell'opportunità di una sua conferma in rosa, rivela le proprie ambizioni azzurre.

Marcos, hai visto?
"Ho visto, ho letto, mi piacerebbe fare come lui. Al Chievo ci sono già. L'occasione mi è stata data. Adesso tocca a me".

Marcos De Paula, 26 anni, attaccante alla corte di Pioli, si è dato un obiettivo.
"Restare agganciato a questo mondo. Provare a fare il grande salto".

Amauri insegna.
"Ha avuto una grande possibilità, e a 30 anni si è trovato in Nazionale qui in Italia, questo vuol dire che....".

Lei ha a disposizione ancora quattro anni per cercare di imitarlo.
"A me basta diventare importante per il Chievo. Restare in Serie A è il primo obiettivo. E poi fare grandi cose con la società che mi sta dando tanta fiducia sarebbe davvero il massimo".

Come l'anno scorso, però, si trova a fare i conti con una concorrenza agguerritissima.
"Vero. Ma ho dimostrato di poterci stare anch'io. E sto cercando di fare la stessa cosa anche con mister Pioli. Lavoro e lotto. Come tutti gli altri. E poi sono cambiato. L'ultima stagione mi ha cambiato".

È una questione di testa?
"Di testa e di esperienza. Quando fai tanta C e poi ti ritrovi in B, fai fatica. Ma quando salti in A, ti cambia il mondo. Ho cercato con pazienza di copiare dai migliori e di non perdermi per strada".

Lei dice: copiare dai migliori. Chi è il migliore oggi?
"Nel Chievo? Sergio. Pellissier è il mio riferimento, e lo è sempre stato.
Mi è stato molto utile per la mia crescita. Imparare da lui non può fare altro che aiutarmi. Posso e devo fare ancora molto. Ma lo so. E mi adeguo".

Altro suo pensiero: ho cercato di non perdermi per strada. Quando, però, uno subisce gli infortuni che ha avuto lei, rischia davvero di perdersi. E per sempre anche.
"L'ho pensato anch'io, e ho vissuto momenti difficili. Ora, però, i miei infortuni fanno parte del passato.
Del mio passato di calciatore che per arrivare in serie A è stato costretto a vivere momenti molto tristi".

Non si è mai detto: chissà dove sarei adesso se non fossi stato fermato da quei maledetti infortuni?
"Pensato? Sì, ho pensato a tante cose. Ho pensato a come sarebbe stato diverso il mio percorso. Ma poi a cosa serve pensare? È successo. È accaduto. Il tempo mi è volato via, e adesso la cosa più importante da fare è proprio quella di recuperare il tempo perduto.
Il Chievo oggi è solido, gioca quasi a memoria e sembra non essere cambiato rispetto a ieri".

Per lei è stato tutto più facile.
"Ci conosciamo, è stato confermato il gruppo della scorsa stagione, l'impatto con il mister è stato buono. Posso solo migliorare".

De Paula, oggi in Italia chi regala allegria quando va in campo?
"Ronaldinho. Ho avuto la fortuna di giocarci contro. Palla al piede è fantastico. Fa divertire e si diverte".

Il suo Brasile, invece, al Mondiale non si è proprio divertito.
"Devo essere sincero: non mi sono stupito dell'eliminazione. Sapevo che sarebbe stata dura andare avanti. Ed è arrivata la conferma".

Senta ci può stare il titolo: Amauri ispira Marcos. Sognare si può?
"Certo, ci sta. Magari accadesse davvero".