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...con Cetto

...con Cetto TUTTO mercato WEB
martedì 13 marzo 2012, 00:002012
Alessio Alaimo
"Inter, stasera vinci facile. Napoli, prendi Tabanou e Giroud. Hazard va al Tottenham. Munoz, vai via da Palermo: ecco perché ho lasciato la Sicilia"

Toccata e fuga in Italia, ma tanti ricordi. In soli sei mesi Mauro Cetto, difensore ex Palermo adesso al Lille, è riuscito a legare con i suoi ex compagni, al punto di sentirne la mancanza. Di questo, ma anche della sfida in scena stasera tra l'Inter e i francesi del Marsiglia, il centrale argentino ne ha parlato in esclusiva con TuttoMercatoWeb e c'è spazio anche per una chicca di mercato: il suo compagno Eden Hazard andrà al Tottenham. Parola di Mauro Cetto.

Cetto, nostalgia dell'Italia?
"Al Lille mi sono ambientato, ma mi manca lo spogliatoio del Palermo. Avevo un rapporto molto bello con i miei ex compagni. Mi mancano".

E perché ha lasciato Palermo?
"Perché avevo voglia di giocare. In sei mesi ho giocato poco, così ho colto la possibilità di trasferirmi al Lille. Il Palermo si è detto disposto a cedermi, così a quel punto ho capito che sarei dovuto andare via".

La difesa rosanero continua a prendere gol. Non era colpa sua.
"Non è una bella cosa per il Palermo, ma questa cosa mi tranquillizza molto. Anche senza di me la difesa va male, non è solo un problema del reparto ma di tutta la squadra".

Sul banco degli imputati c'è Ezequiel Munoz.
"È giovane e sempre sotto pressione. Le qualità non gli mancano, però gioca sempre con tanti occhi puntati addosso. Tutti aspettano che faccia un errore per criticarlo. Giornalisti e tifosi. Le responsabilità in difesa devono andare a chi è più esperto di lui, giusto per strare tranquillo. Oggi giocare nel Palermo per lui è diventato impossibile, perché tutti non aspettano che un suo errore per criticarlo. È giovane, non sarà un problema trovare un'altra squadra giusto per avere più tranquillità e fare bene".

Ok, passiamo all'attualità. Stasera c'è Inter-Marsiglia, come la vede?
"Hanno tutte e due lo stesso obiettivo, si giocano tutto in questa partita. È troppo importante per entrambe. Il Marsiglia è lontano dai primi posti, stessa cosa l'Inter. La situazione è quasi uguale. Sarà una gara importantissima, si giocano la stagione. Ma ad armi pari vince l'Inter facilmente. Psicologicamente il Marsiglia non sta bene, neppure l'Inter. Ma le qualità sono dalla parte dei nerazzurri".

Il Napoli tiene d'occhio il suo ex compagno del Tolosa Tabanou. Pronto per l'Italia?
"Ogni anno migliora a vista d'occhio. È sempre più decisivo per la squadra. Ha tante qualità nell'uno contro uno, calcia bene la palla. Lavoro molto sulla sinistra, per me è un calciatore importantissimo. In Italia si gioca con un numero dieci dietro le due punte, lui gioca più sugli esterni. Però tecnicamente è fortissimo, lo consiglio al Napoli e a tutte le squadre italiane. È pronto per gli azzurri, anche se i partenopei giocano con il 3-4-1-2 e quindi non so dove possa essere collocato".

Gli azzurri osservano anche Giroud. Consiglierebbe anche lui?
"È forte, alto, calcia bene la palla. Per la sua statura si muove davvero bene, quest'anno penso che sarà il capocannoniere della Ligue 1, migliora stagione dopo stagione. È alto 1,92, quando lo vedi fa paura, ma è un calciatore davvero importante. Potrebbe giocare in una delle prime squadre del campionato italiano, magari non al Milan, ma in compagini come Napoli, Juventus e Roma, lo vedrei davvero benissimo".

E Corchia del Sochaux? Piace all'Udinese.
"È un terzino che attacca molto, ha qualità in fase offensiva e calcia bene la palla. Ma deve migliorare dal punto di vista difensivo".

Diamo uno sguardo alla Ligue 1. Il Psg è la squadra da battere.
"Oggi sì, ha acquistato calciatori importanti e c'è un allenatore che ha vinto tutto. Attualmente è la squadra più forte della Ligue 1".

Le faccio quattro nomi, i quattro italiani che in estate si sono trasferiti al Psg: Menez, Pastore, Sissoko e Sirigu. Chi ha sorpreso Mauro Cetto?
"Conoscevo già Pastore, sta facendo gol, tecnicamente è impressionante. Non mi sorprende. Mentre Sirigu sta facendo davvero bene, non commettendo quasi mai errori. Se oggi il PSG è primo lo deve anche al suo portiere. 3,5 milioni è un costo basso, la società ha fatto un colpo importante. A Palermo l'ho visto poco, ma qui in Francia gioca a livelli davvero alti. In rosanero ha giocato due stagioni importanti, non so se Zamparini volesse darlo via oppure se era lui a voler partire. Se oggi vedo come gioca al PSG, penso 'peccato che Sirigu non sia al Palermo'".

Lei è al Lille in prestito con diritto di riscatto. Solo una formalità?
"Oggi siamo terzi in classifica, abbiamo la possibilità di andare in Champions League. Non so se la classifica migliorerà e cosa vuole da me il Palermo. Oggi me la gioco qui, penso a dare il massimo e poi vedremo".

Chiudiamo con il suo compagno, Eden Hazard. A giugno sarà oggetto di mercato.
"È fortissimo, davvero. Nell'uno contro è uno è insuperabile. Quest'anno è cresciuto, fa gol, assist, qualcosa di incredibile. Fa la differenza, è un giocatore completo. Ma andrà a giocare in Inghilterra, al Tottenham. Penso che il suo futuro sarà lì".