Le societa' europee sempre piu' in rosso
L’anno calcistico 2000/2001, appena trascorso, è stato pieno di veleni, in quanto oltre allo scandalo passaporti falsi si è aggiunto anche quello finanziario; ebbene si, proprio le società che spendono centinaia di miliardi tra acquisti e ingaggi di giocatori e allenatori, sono sempre più in rosso. I fenomeni passaporti falsi e bilanci in rosso riguardano tutta l’Europa, ma soprattutto in Italia e Francia questi hanno trovato maggiore divulgazione.
A lanciare l’allarme dei bilanci sempre più pesanti è stato Galliani, l’amministratore delegato del Milan e vice presidente della Lega Calcio. Si sta cercando un soluzione per risolvere questo problema, che potrebbe portare a sentenze clamorose, come quella della automatica retrocessione della squadra che non è riuscita ha risanare le casse prima dell’iscrizione al prossimo campionato.
Secondo indiscrezioni, le società interessate sarebbero molte: in Italia spicca il nome della Fiorentina, che sarebbe in rosso di circa 100 mld, e per risanare e permettere l’inscrizione al prossimo campionato dovrà cedere i suoi pezzi pregiati (Rui Costa, Toldo, Chiesa).
In Francia sono state emesse molte sentenze, infatti l’Olympique Marsiglia rischiava di essere retrocesso a tavolino in seconda divisione francese, ma in extremis la Federcalcio ha accettato le garanzie finanziarie offerte dal presidente del club.
Altra sorte ha ricevuto il Tolosa, che era retrocessa in seconda divisione sul campo ed è stata ulteriormente retrocessa in serie C a tavolino dalla Federcalcio, che ha trovato insufficenti le garanzie economiche del club.
Tutto questo ci dovrebbe far riflettere, ma soprattutto dovrebbe far riflettere i presidenti e i manager delle società, che si fanno passare per bravi quando acquistano grandi giocatori; ora vediamo se saranno altrettanto bravi a risolvere questo problema, che nel giro di qualche anno potrebbe distruggere il “gioco” calcio.
Concludo con le parole del presidente della Roma (campione d’Italia): “Tutto questo si risolverà quando ci sarà la prima società che fallirà, allora saranno tutti disposti a trattare…”.
Queste invece sono le mie parole: “Il calcio di adesso è solo soldi, ma i soldi nella vita non sono tutto…..”. A buon intenditor poche parole.