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Milan, dopo Umit probabile l'arrivo di Hakan Sukur

Milan, dopo Umit probabile l'arrivo di Hakan Sukur
giovedì 6 settembre 2001, 14:322001
di Matteo Colturani
Pare destinata ad infoltirsi ulteriormente la colonia turca in seno alla società rossonera; molte, comunque, le idee-mercato per la sostituzione degli infortunati Aliyu e Josè Mari

Nella giornata di oggi Umit Davala, ventottenne laterale di fascia destra del Galatasaray, si sottoporrà agli accertamenti clinici di rito: se daranno i riscontri previsti, già nel tardo pomeriggio la conferenza stampa per la presentazione ufficiale. Il giocatore sarà poi sicuramente inserito nell'elenco dei 18 che affronteranno la Fiorentina nel prossimo turno di campionato, ma voci di corridoio insinuano con una certa insistenza che Terim potrebbe schierarlo sin dal primo minuto a discapito di Brocchi (comunque ristabilitosi dal lieve infortunio).
Braida nel frattempo sta scandagliando il mercato alla ricerca del sostituto di Josè Mari, infortunatosi in occasione dell'amichevole di Vitoria con l'Alavès; il reperimento di una punta è reso ancora più urgente dal contemporaneo stop di Aliyu, che oggi si sottopone ad un intervento in artroscopia per la pulizia del menisco. L'ipotesi più accreditata, più percorribile sotto l'aspetto pratico e più accessibile sotto il profilo economico vuole Hakan Sukur vicinissimo a raggiungere in rossonero il maestro Terim e l'ex compagno Umit. Confidenti di Terim raccontano di un Imperatore scontento di Javi Moreno, i cui movimenti mal si attaglierebbero agli schemi offensivi del nuovo Milan ottomano. Di qui l'esigenza di un centravanti di peso in sintonia col credo tattico dell'allenatore turco: Hakan sarebbe perfetto; caduto in disgrazia presso la dirigenza interista per aver rifiutato il trasferimento al Fulham, nonchè ai minimi storici nella considerazione di Cuper, l'ex bomber del Galatasaray resta comunque un attaccante affidabilissimo, come dimostrato dalle ultime esibizioni con la casdacca della nazionale, dove continua a segnare con una buona continuità. Inoltre garantirebbe centimetri in attacco, avendo caratteristiche dissimili sia da Shevchenko che da Inzaghi. Ma il suo pregio più grande resta senza dubbio l'economicità: al Milan non costerebbe praticamente nulla. Si profila, infatti, all'orizzonte uno scambio alla pari con Chamot, un escamotage che consentirebbe ai due club meneghini di colmare le rispettive lacune di organico senza appesantire i già provati bilanci annuali di esercizio. Per l'Inter Chamot rappresenta la soluzione ponte per garantire copertura al reparto difensivo in attesa di definire l'ingaggio di Sorondo o di Juan (ma per il brasiliano del Flamengo occorre aspettare Gennaio).

Il fatto che sia argentino depone ulteriormente a suo favore (i precedenti di Vivas e Guglielminpietro testimoniano ampiamente della simpatia con cui Cuper guarda ai suoi connazionali).
Se l'operazione andasse a buon fine (ed è ormai una questione di ore), il Milan vaglierebbe anche l'opportunità di farsi carico pure dello stipendio di Okan Buruk, un po' come accadde per Brncic nell'ambito dell'affaire Guglielminpietro e nel tira e molla che ne seguì. Ecco perchè le voci che vogliono il Milan in procinto di trasformarsi in una succursale per l'Italia del Galatasaray non sono affatto prive di fondamento.
Le indiscrezioni dalla Spagna in base alle quali il Milan sarebbe vicinissimo ad ingaggiare il fantasista bosniaco del Real, Elvir Balic, perdono credibilità di ora in ora; non è ancora assodata la disponibilità del club madrileno a concederne il prestito e in più affiorano perplessità legate alle sue condizioni fisico-atletiche. Effettuato anche un sondaggio per M'boma, da sempre apprezzato in via Turati, ma servono circa venti miliardi, altrimenti il camerunense prenderà la via dell'Inghilterra.
Il favorito di Terim è, però, Nuno Gomes: la Fiorentina vorrebbe scaricarlo, ma non può davvero fare sconti. Ai vertici tecnici rossoneri il giocatore piace decisamente, anche per la giovane età che garantisce prospettiva all'investimento, ma Luna chiede almeno 40 miliardi: troppi davvero. Lo stesso discorso vale per Simone Inzaghi. Pura fantascienza, invece, l'eventualità che a vestire di rossonero sia Marco Ferrante: l'attaccante granata ha un ingaggio pesante ed una età non più verde (31 anni) e a Milano, sull'altra sponda del Naviglio, non ha certo impressionato.