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Fratelli d'Italia

Fratelli d'Italia
mercoledì 29 maggio 2002, 21:432002
di Germano D'Ambrosio

Il clima Mondiale è come il clima natalizio: lo senti nell'aria, tra la gente, lo avverti da una serie di impercettibili sensazioni. Capita l'anno in cui ti ci immergi da subito, non appena vedi la prima pubblicità del panettone in tv. Ma capita anche l'anno in cui solo a tre o quattro giorni dalla fatidica data ti accorgi che "si, è Natale". Blasfemo il mio paragone con i ben piu' terreni Campionati del Mondo, avete ragione. Comunque eccoci, siamo entrati nel Mondiale 2002; in punta di piedi o trascinando i passi, poco importa. Se è vero che sotto Natale (strano che mi venga sempre in mente, giacché siamo in estate.

Forse ho bisogno di una vacanza...) siamo tutti piu' buoni e ci sentiamo piu' vicino l'uno con l'altro, lo stesso fenomeno sociale è da registrarsi durante questo mesetto di passioni. Altro che marce della pace e manifestazioni varie: questa è una vera occasione di fratellanza! Ma quando ricapita di vedere il romanista ed il laziale, il torinista e lo juventino, abbracciati insieme ad incitare i "propri" idoli? Le mogli si riappacificano con i mariti, e ne condividono la biosfera del salotto di casa durante la partita, improvvisandosi allenatrici da divano (quando si dice: le pari opportunità). Le comitive di giovani si solidificano, "fanno gruppo", e una volta trovata una casa disponibile a celebrare il rito pallonaro, l'amicizia (o la sua finzione) è d'obbligo per scroccare tv e conseguente spuntino. Gli operai e i colletti bianchi, i professori e gli studenti, gli agricoltori e i manager: non è difficile vederli riuniti davanti allo stesso teleschermo, o con l'orecchio teso verso la stessa radio, abbracciandosi ed esultando insieme per il gol. Ma allora il Mondiale è, come la morte per il grande Toto', una livella? Boh...ssst, zitti che inizia la partita!