Cairo non ha limiti per il Torino

Buttati gli ami, Urbano Cairo in giornata vuol sollevare la rete per vedere quanti e quali sono i frutti del mercato granata. Nonostante le smentite di prammatica, il nome che ieri sera ha ripreso a circolare vertiginosamente è quello di Langella: assicuratosi il sì del giocatore, il Toro avrebbe presentato a Cellino una proposta decisamente interessante e per oggi è attesa la risposta cagliaritana. «Date retta a me, Cairo al Toro farà benissimo» ha commentato ieri a Cernobbio Silvio Berlusconi, che ha voluto dire la sua sul nuovo presidente del Torino, un tempo suo ex collaboratore di primissima fascia.

Lui, Urbano I, non si deconcentra: «Sto trattando dieci, dodici giocatori - spiega Cairo - , conto di portarne a casa quattro o cinque. Vorrei chiudere tutto entro oggi o domani per potermi poi concentrare sul resto; anche perché per l'esordio di sabato contro l'AlbinoLeffe è ancora tutto da organizzare. A questo punto, fare tutto in tempo sarebbe davvero un miracolo». La priorità, manco a dirlo, è il mercato, in particolare un attacco da inventare: oltre a Langella, in pole position ieri è tornato Stellone; alle sue spalle risalgono le quotazioni di Budan e spunta Rossini, mentre Muzzi rimane alla finestra in attesa di una telefonata che per ora non arriva. Per difesa e centrocampo, invece, rimbalzano dalla capitale i nomi di Couto, Piccolo e Keller.