Firenze, si indaga per omicidio
Un fascicolo aperto per omicidio preterintenzionale contro ignoti. Questo ha consentito ai carabinieri del Nas di Firenze - su ordine del pm Luigi Bocciolini - di acquisire ieri la documentazione medica relativa agli ex calciatori viola Bruno Beatrice, Nello Saltutti, Ugo Ferrante - tutti e tre deceduti - nella sede della vecchia Fiorentina, in piazza Savonarola, attualmente in possesso alla curatela fallimentare. L'inchiesta del pm fiorentino Bocciolini è partita dalla denuncia presentata a febbraio da Gabriella Bernardini, moglie di Beatrice scomparso nel 1987 a 39 anni per leucemia linfoblastica acuta: la vedova ha messo sotto accusa il trattamento di raggi Roengten (100 sedute in tre mesi) a cui il marito fu sottoposto in dosi massicce per curare una pubalgia. In seguito l'inchiesta si è allargata ai decessi di Saltutti e Ferrante, il primo stroncato da un infarto nel 2003 a 56 anni, il secondo morto nel 2004 per un tumore alle tonsille. Elementi nuovi (secondo il gip di Firenze che accolse la richiesta del pm Bocciolini) e in grado di far riaprire il caso sulla morte di Beatrice, archiviato nel 2000.
Per Saltutti e Ferrante, nel mirino sono finiti l'uso di due farmaci, Cortex e Micoren, il primo stimola la produzione di ormoni e aumenta la massa muscolare, il secondo è un cardiotonico che aumenta la resistenza alla fatica. Entrambi non erano farmaci proibiti all'epoca mentre oggi sono considerate doping.
Ieri, poi, sono entrati nel fascicolo anche altri quattro giocatori che militarono nella Fiorentina degli anni 70, colpiti da malattie valutate come insolitamente gravi considerata l'età e il loro passato sportivo. Si tratta di Giancarlo Antognoni, colpito da una crisi cardiaca nel novembre scorso a 51 anni, Picchio De Sisti, Mimmo Caso e Giuseppe Longoni. Nei prossimi giorni potrebbero esserci ulteriori sviluppi. Oltre alla nomina del collegio di periti che dovrà valutare il materiale acquisito.
Antognoni, ex bandiera e direttore generale della Fiorentina, ha 51 anni e da una settimana è il nuovo coordinatore delle nazionali azzurre dall'Under 16 all'Under 19.
Antognoni è sorpreso dal blitz dei carabinieri. «Lo vengo a sapere in questo momento - ha spiegato nel primo pomeriggio di ieri -. E non ho nessun altro commento da fare. Dico soltanto che ho vissuto da vicino il dramma di Bruno Beatrice, un amico e non solo un compagno di squadra. Per quanto mi riguardo vorrei innanzitutto sapere come trapelano certe notizie che riguardano la privacy di una persona. Non so neppure quale materiale medico possano aver acquisito sul mio conto. Francamente non lo so e non mi interessa saperlo. Io sono fatalista e dico che quello che è accaduto a me a cinquant'anni, può accadere, purtroppo, a ragazzi di 30 e a uomini di 80. Le terapie alle quali venivamo sottoposti? Io ho sempre avuto la massima fiducia nello staff medico della Fiorentina, non ho mai notato nulla di strano. Tutto qui, altro non voglio aggiungere». Intanto nel fascicolo è anche arrivato corposo materiale della Procura di Torino, dal pm Guariniello, relativo all'indagine che è stata condotta dal 1998 sulle morti per morbo di Lou Gehrig nel calcio.