Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

L'arrivo di Arrigo

L'arrivo di Arrigo
domenica 2 gennaio 2005, 14:542005
di Germano D'Ambrosio

L'arrivo di Arrigo Sacchi al Real Madrid mi ha fatto venire in mente la trama di uno di quei film in cui il professore di provincia viene trasferito in una nuova scuola per gestire una classe di ragazzini indisciplinati, i quali avevano fatto fuggire a gambe levate i precedenti insegnanti. Nel consueto lieto fine, egli riesce nel suo incarico e, con fermezza ma anche con tanta umanità, li porta a dare il meglio, a "vincere" (un esame, un concorso, ecc.).
Nel calcio, si sa, il lieto fine spesso è assente, e dunque il tecnico romagnolo non è in grado di conoscere con tanta certezza l'esito della sua incursione nel mondo dei "galacticos", i risultati delle lezioni di "umiltè" (come sottolineava il suo imitatore Maurizio Crozza) che dovrà impartire ai viziatissimi giocatori madridisti. Può essere l'alba di una grande stagione di successi, o una parentesi da consegnare alle cronache piu' ironicamente nefaste del mondo calcistico-dirigenziale. Se andrà bene, anche l'Italia pallonara ne gioirà; forse un po' meno contenta sarà la Juventus, prossima avversaria delle merengues in Champions Legue, a cui farebbe invece molto comodo trovarsi di fronte una squadra demotivata, squilibrata e disordinata, cioè il Real formato 2004. Se andrà male, pazienza. Vorrà dire che la squadra continuerà a giocare male, e che i tifosi almeno sapranno con chi prendersela. Non con il presidentissimo Florentino Perez, che d'altronde con tutti i soldi che ci mette cosa vuoi dirgli.

Non con Emilio Butragueno, che in fin dei conti con il passato che ha non si può mettere in discussione. Non con il neo-tecnico Wanderley Luxemburgo, che è arrivato da poco e viene per giunta da una scuola calcistica diversa. Non con il neo-direttore tecnico aggiunto Garcia Remon, che è troppo impegnato a chiedersi in cosa consista il ruolo di neo-direttore tecnico aggiunto per aver tempo di combinare guai.
Se la prenderanno con Arrigo Sacchi, lo straniero, l'uomo venuto da lontano a fargli bere una medicina cattiva e inefficiente. E lui, come in un campo lunghissimo del film di cui sopra, se ne tornerà a casa sua senza amarezza. Perché è una persona intelligente, e si accorgerà di aver fatto esattamente quello che la dirigenza del Real gli aveva chiesto di fare. Il parafulmine.