Pasquale Bruno: "Per la difesa viola prenderei Stovini"

Per Pasquale Bruno quelli di adesso è addirittura sbagliato chiamarli difensori. «Ma che cosa difendono? - si domanda il ruggente «animale» di Lecce - stanno sempre a due metri dell'attaccante, in linea. E quando la squadra prende gol, non è mai colpa di nessuno. Non è che siano scarsi, è che proprio non gli hanno insegnato come si fa».
Sono tutti rimasti male per il no di Vidic...
«Capisco, era un buon giocatore, ma non era certo quello che avrebbe potuto fare compiere alla difesa viola il salto di qualità. D'altra parte quando sul mercato giochi contro Manchester, Milan, Juve, Barcellona e Real Madrid, perdi sempre. I tifosi lo devono capire e non credo che Corvino abbia colpe».
Bruno, che cosa c'è in giro?
«Poca roba, glielo assicuro. All'estero vedo difensori che farebbero fatica a giocare in Italia.

Comprare tanto per comprare mi sembra sbagliato e poi adesso quando sentono odore di Fiorentina gli operatori di mercato ritoccano subito i prezzi verso l'alto».
Non ha neanche un nome?
«Ne avrei due, che andrebbero a meraviglia, ma temo siano sogni impossibili. Il primo è Terry, il capitano del Chelsea, ma Abramovich non se ne priverà mai: lui compra e non vende. Per l'altro bisogna presentarsi dal Psv Eindhoven con 15 milioni di euro in contanti e si porta a casa Alex, che è di un'altra dimensione. Dubito però che Della Valle voglia spendere così tanto».
E nel campionato italiano?
«Esclusi Nesta e Cannavaro, rimane poco. A quel punto preferirei andare su Stovini, che morirebbe dalla voglia di venire a Firenze ed è pure in scadenza di contratto. So che esiste un patto di non belligeranza tra il Lecce e Corvino, ma con un pizzico di buona volontà potrebbe essere trovata la soluzione. Barzagli, invece, non mi convince in pieno, e poi il Palermo se lo farebbe pagare a peso d'oro».