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Rui Costa si racconta: "Una partita fra due grandi squadre"

Rui Costa si racconta: "Una partita fra due grandi squadre"
mercoledì 16 novembre 2005, 21:372005
di Appi .
fonte violanews.com

Manuel Rui Costa domenica tornerà a Firenze e anche se probabilmente non sarà in campo dall'inizio, resta sempre uno delle maggiori attrazioni per Firenze. Questa sera il portoghese ha concesso una lunga intervista esclusiva a Radio Blu. "L'anno scorso era la prima volta che tornavo a Firenze - sono le sue prime parole - è stata una grossa emozione perché noi ci stavamo giocando il campionato e la Fiorentina la salvezza, questa volta sarà più difficile perché tutte e due stiamo lottando per il campionato. E' sempre una grande emozione ma cercherò di giocare con tutte le mie forze per aiutare il Milan. Io penso che questa squadra e questa società siano veramente forti, dopo un anno sono già arrivati a questi livelli c'è una buona struttura e una buona qualità di giocatori. E' una Fiorentina che somiglia molto a quella mia e di Bati. Tutto fa credere che questo sia un progetto serio. Il segreto di tutto questo sta anche nella forza di Firenze che è una città che dopo tutte le traversie non ha mai abbandonato la squadra l'ha seguita ovunque e con questa forza è arrivata a giocare per un posto ai vertici con il Milan. So quanto la città ami la squadra e poi i giocatori sono sicuramente sono bravi. Bati e Toni? Sono due grandissimi, Toni ha certe caratteristiche e Bati ne aveva delle altre. Ogni giocatore ha le sue caratteristiche, per voi è facile fare paragoni. Magari Toni è più bravo a fare certe cose e Bati era migliore in altre situazioni. Uno ha fatto la storia della Fiorentina e l'altro può scrivere una bella pagina. Fiore è un giocatore che stimo molto e sono contento chela mia maglia sia indossata da un giocatore come lui, Montolivo in una piazza come Firenze si potrà esaltare. A me piacciono i giocatori come loro che danno qualcosa in più al calcio.

Della Valle non lo posso giudicare da lontano, conosco il lavoro che sta facendo è veramente buono. Il lavoro sta andando avanti bene e il merito è anche della società. Ci sono due componenti per andare bene: squadra e società. E' un bene che la Fiorentina rientri tra le grandi perché è un bene del calcio italiano. Io tornare in nazionale? Ho preso una decisione perché era finita la mia storia con la nazionale e non torno indietro perché il Portogallo è una squadra giovane che forse non ha bisogno di me. Ci sono tanti giocatori di valori e a me non piace sentirmi di troppo. Miccoli al Benfica? Sono rimasto molto contento perché Fabrizio è bravissimo e potrà dare qualcosa in più al Benfica e sono sicuro che continuerà a fare bene come ha fatto finora. Toldo invece non trova spazio all'Inter e mi dispiace. E' il destino di tutti i giocatori di una certa età ma può fare ancora bene e secondo me è ancora uno dei migliori portieri del mondo e poi è sempre una grande persona. Lo scorso anno a Milano la Fiorentina giocò male, ma la squadra di quest'anno è completamente diversa da quella dello scorso anno. Quando due squadre si trovano in campo non pensiamo a queste cose. La rivalità c'è solo per i vertici della classifica e non certo per quanto è successo lo scorso anno. Domenica quando entrerò al Franchi vedrò l'affetto reciproco che non passerà mai ma adesso mi devo concentrare per il mio Milan, tornare a Firenze sarà bellissimo. Sono contento per Antognoni che ha trovato un suo ruolo nelle selezioni nazionali, per l'amicizia che ci lega vederlo di nuovo in pista fa bene al calcio".