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Ancora scintille tra Di Canio e Lotito

Ancora scintille tra Di Canio e Lotito
lunedì 31 luglio 2006, 20:362006
di Claudio Cordova
fonte ANSA

L'ira di Paolo Di Canio si abbatte su Claudio Lotito. Dopo le pesanti parole di sabato scorso e due comunicati di risposta di ieri, l'ex attaccante della Lazio anche oggi replica in modo molto pesante nei confronti del suo ex datore di lavoro. "Lotito è un giullare - ha spiegato il giocatore all' emittente radio Spazio aperto - tanto è vero che nei suoi due comunicati non ha contestato nessuna delle critiche che gli ho mosso due giorni fa. E questo significa soltanto una cosa. Lui pretende delle scuse? Mi ritengo una persona umile e, se lui capiterà a Cascia, dove sono in ritiro e verrà solo, senza scorta e senza corte dei miracoli, quindi da persona altrettanto umile e con la coscienza a posto, io sono pronto a parlargli, da uomo a uomo". Dunque, non si placa affatto la querelle tra Paolo Di Canio e Claudio Lotito. Quest'ultimo, inoltre, ha anche detto che querelerà il giocatore in tutte le sedi opportune, considerata "l'aggressione verbale" di due giorni fa.

Per l'ex giocatore biancoceleste, però, non è finita qui. Di Canio, infatti, ha ancora diversi sassolini da togliersi dalle scarpe, e proprio sulla questione della possibile querela sottolinea: "Vuole querelarmi? Lo può fare, ma non so quanto gli convenga, considerato che a quel punto usciranno fuori molte cose, come il farmi pressioni per convincermi di giocare già due estati fa, tramite una terza persona. Inoltre, ha fatto una cosa che non doveva fare, soprattutto a uno come me, ossia ha provato a mettere in difficoltà la mia famiglia, facendo ulteriori pressioni sulla Cisco Roma, sui suoi dirigenti, per convincermi a non prendermi. Io poi di quello che dico ho i testimoni, quindi stia attento, il buffone...". Parole molto dure, quelle dell' ex giocatore della Lazio. Forse, mai come questa volta cosi' arrabbiato nei confronti di chi, in questo momento, è l'immagine della 'sua' amata Lazio. "Senza considerare - ha aggiunto Paolo Di Canio - che ha affermato che io avrei accusato i miei ex compagni in toto, quando io in realtà ho solo fatto tre o quattro nomi, come quelli di Rossi, Mauri e Ballotta".