Arbitro italiano picchiato in Asia
Follia pura, non ci sono altre parole per descrivere quello che è successo ad Anna De Toni, l'arbitro di calcio italiano che è stata selvaggiamente picchiata al termine della semifinale femminile di Coppa d'Asia fra Corea del Nord e Cina.
Tutto è partito dopo un'espulsione sanzionata ai danni del portiere coreano Han Hye-yong che assieme a due compagne, dopo il 90', ha rincorso la De Toni fino gli spogliatoi aggredendola brutalmente. Sono voltai calci, pugni, perfino alcune bottiglie, mentre l'arbitro italiano cercava di mettersi al riparo. Oltre alle tre, all'aggressione hanno preso parte anche altre calciatrici che hanno insultato l'arbitro internazionale che è stata quindi spintonata. La federazione asiatica ha sanzionato la sospensione per le tre calciatrici e nei prossimi giorni valuterà altre misure d'intervento.
La De Toni, arbitro internazionale della sanzione vicentina di Schio, ha 29 anni e ha cominciato ad arbitrare dal 1993 diventando internazionale del gennaio 2002, arbitrando anche l'amichevole di calcio femminile fra Italia e Germania il 31 marzo del 2004. Da ricordare che ne maggio scorso aveva guidato per la prima volta nella storia una terna tutta femminile in una gara professionistica di C1 (Spezia-Ravenna).
In merito all'episodio, preoccupato Luigi Agnolin, commissario straordinario dell'Aia: "Ho appreso dell'aggressione della nostra Anna De Toni dalle agenzie, abbiamo cercato di metterci in contatto con la ragazza, ma forse a causa del fuso orario non ci siamo riusciti. Ci riproveremo, anche per testimoniare la nostra attenzione nei suoi confronti. Sono preoccupato, anche perché di solito in campo internazionale questi fatti o avvenimenti sono rarissimi".