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Berlusconi: "Ronaldo? No grazie"

Berlusconi: "Ronaldo? No grazie"
martedì 7 marzo 2006, 10:422006
di Ilario Imparato

Appendice di carattere sportivo per Silvio Berlusconi, ospite della trasmissione di Telelombardia Iceberg. Per un quarto d'ora il presidente del Consiglio ha smesso i panni del premier ed e' tornato a indossare quelli del presidente del Milan. ''Non escludo che in futuro io possa tornare a farlo, mi piacerebbe molto. Il Milan mi manca, mi mancano i sabati e le domeniche con i ragazzi. Invece oggi gli impegni di governo mi prendono molto e addirittura non riesco nemmeno piu' vedere le partite in televisione''. Berlusconi ha preferito non entrare sulle voci di mercato del Milan: ''C'e' una persona di mia fiducia che ci pensa, Adriano Galliani''. Ma non le piacerebbe Ronaldo? ''A chi non piacerebbe? - ha risposto - Ma in questo momento sarebbe in esubero. E poi di fronte a certi giocatori bisogna stare attenti perche' eventuali arrivi possono costringere una societa' a rivedere tutti i contratti''. Preferirebbe Ronaldinho? ''Perche' no? E' bravissimo.

Ma noi abbiamo gia' Kaka'''. Berlusconi ha tenuto peraltro a ribadire la sua fiducia nei confronti di Carlo Ancelotti: ''E' un allenatore che stimo ed e' un uomo a cui voglio bene. La fiducia nei suoi confronti non e' mai venuta meno, nemmeno dopo Istanbul''. Quindi da parte del presidente complementi a Dida, a Gattuso, a Inzaghi, a Gilardino, a Maldini, a Costacurta ''e a tutti i ragazzi, perche' chi veste quella maglia merita affetto''. In questi vent'anni di presidenza ha dei rimpianti? ''Si': Zidane poteva venire al Milan e Borghi: quell'argentino in allenamento aveva tocchi straordinari, avrebbe potuto fare grandi cose. Ma decidemmo di costruire il trio olandese e i risultati ci hanno comunque dato ragione''. Berlusconi non ha voluto sbilanciarsi su un pronostico su Milan-Bayern: ''Posso solo dire che il Milan quando gioca con le grandi da il meglio di se''. Piu' esplicito, invece, sulla partitissima di domenica prossima con la Juventus: ''E' una partita da vedere - ha detto - e da vincere, naturalmente. Perche' questa e' la mission del Milan, quella che vuole il suo presidente'".