Calciopoli, Della Valle "bombarda" Guido Rossi

Diego Della Valle, presidente onorario della Fiorentina, torna a parlare di Calciopoli e rinnova le critiche all'operato di Guido Rossi quando era commissario straordinario della Federcalcio. "Una parte del vecchio mondo del calcio ha fatto finta di andarsene e invece è ancora là. Uno degli artefici di questa grande confusione - ha detto Della Valle - è stato proprio Guido Rossi: bisognava gestire quella situazione non con egocentrismo ma con l'intenzione di risolverla".
Secondo Della Valle, intervistato da Repubblica Radio Tv, "l'eccitazione con cui Rossi ha affrontato questa vicenda lo ha mandato fuori strada. Non c'è nulla di personale fra me e lui, ma c'era bisogno di una giustizia vera. Ci sono società che hanno saputo solo ieri mattina la situazione che le riguardava. Noi siamo stati messi in condizione di non andare al Tar perché avremmo coinvolto anche altre squadre che non c'entravano niente, altrimenti ci saremmo andati di sicuro. Abbiamo fatto una scelta che rispetta anche gli altri club".

Il patron viola ribadisce l'estraneità ai fatti del suo club: "La Fiorentina ne è uscita come una società alla quale è stato tolto tutto. E poi invece, anche secondo quello che dicono i giudici, non c'entriamo niente. Nonostante tutto però la squadra la ricomprerei, solo per l'opportunitá che mi ha dato nei rapporti umani e con la città". Della Valle lancia poi un messaggio diretto ai colleghi presidenti: "Io ho tentato di condurre una battaglia, alcuni presidenti per bene mi hanno seguito mentre altri, meno per bene, hanno fatto solo finta di seguirmi. Oggi - prosegue - si può pensare che ci siano i presupposti per fare del pallone da qui a cinque anni una cosa molto seria, a patto che ci sia un pò di ricambio nel mondo dei presidenti. Ci sono "furbettoni" che campano di calcio, persone che andrebbero sostituite con altre che considerano questo sport nel giusto modo".