Calciopoli: "I sorteggi erano taroccati", parola di Manfredi Martino
Nella prima giornata di interrogatori di Borrelli, è arrivata subito un'importante ammissione da parte di Manfredi Martino, segretario della Can (la Commissione arbitrale): "Sì, i sorteggi erano taroccati". Nell'audizione c'è anche la spiegazione di come avveniva il trucco: "Le palline le preparavano in uno stanzino Bergamo, Grazia (Maria Grazia Fazi, ndr) e, qualche volta, Pairetto. Erano segnate".
L'inizio della prima giornata di interrogatori di Francesco Saverio Borrelli era stato molto negativo, con la decisone di "avvalersi della facoltà di non rispondere" da parte di Maria Grazia Fazi, ex segretaria della Can e considerata un teste chiave nell'indagine sportiva. Poi l'audizione di Martino ha risollevato la giornata dell'ex pm di Mani Pulite e ha dato una prima svolta importante all'inchiesta della giustizia sportiva.
"Abbiamo lavorato tanto - è stata l'affermazione di Borrelli dopo 11 ore di interrogatori - e qualche risultato l'abbiamo portato a casa. Un'idea ce la siamo fatta, dobbiamo vedere se è veritiera". Per verificarla ci saranno le altre udienze, a partire dalla giornata di oggi, quando sarà il turno degli arbitri.
Non ci sarà Massimo De Santis, il fischietto più coinvolto nello scandalo di calciopoli, che dovrebbe presentarsi mercoledì assieme a Paparesta e ai due ex designatori Bergamo e Pairetto. Il primo ad essere ascoltato è stato Paolo Dondarini, il cui interrogatorio è durato circa un paio d'ore. L'arbitro non ha rilasciato dichiarazioni e il suo legale si è limitato a dire "è tutto a posto". Poi è stato il turno di Domenico Messina.