Calciopoli interessa anche i "disoccupati"
Calciopoli sta stravolgendo in Italia il mondo del pallone e conseguentemente anche le attese e le prospettive fra i giocatori, soprattutto quelli attualmente senza contratto: lo fanno capire i partecipanti al tradizionale raduno organizzato dall'Aic a Coverciano, iniziato oggi e che si concludera' il 5 agosto. Gli iscritti sono una sessantina, la maggioranza proviene dalla C2 (30) e dalla C1 (fra questi Luis Oliveira, 37 anni, che l'anno scorso ha giocato a Lucca e Vanni Pessotto, 32 anni, ex Spezia, fratello di Gianluca), quindi una decina dalla B come Jonathan Binotto e Massimo Borgobello entrambi ex Triestina. Il piu' giovane e' il ventiduenne Christian Paoletti (Sansovino, C2). C'e' poi un giocatore che viene dalla D e un altro, piuttosto famoso, dal calcio inglese: Lorenzo Amoruso, 35 anni, ultima stagione nel Blackburn Rovers, ex Fiorentina ma soprattutto ex capitano e leader dei Glasgow Rangers con cui ha vinto tre scudetti, 4 Coppe di Scozia e 4 Coppe di Lega. ''Cerco una squadra dove chiudere la carriera divertendomi, l'ingaggio per fortuna non e' un problema - dice Amoruso - per me contano la solidita' e la serieta' della societa'. Con questi scandali adesso s'avverte molta piu' incertezza: non parlo tanto per me che sono a fine carriera bensi' dei colleghi piu' giovani. Calciopoli rischia di condizionare tutto: molti club di A e B non sanno in quale categoria giocheranno, il mercato e' fermo, di liquidita' ce ne e' poca''.
In compenso c'e' molta preoccupazione e non lo nasconde Stefano Guidoni, ex attaccante della Cremonese: ''Calciopoli sta congelando gli affari e gli effetti si avvertono. Oggi poi la cosa piu' difficile non e' trovare un ingaggio ma una societa' che lo garantisca per davvero''. Lo conferma anche Moreno Torricelli, a Coverciano non per trovare squadra (ha smesso da un anno) ma per ottenere a fine corso il patentino di base: ''Dagli scandali il calcio potra' uscirne rilanciato ma nell'attesa predomina l'incertezza, molti club avrebbero bisogno di rinforzare gli organici ma non si muovono perche' fatte poche eccezioni ci sono pochi soldi, poca voglia di spenderli e perche' gli scenari sono confusi''. Biagio Savarese, responsabile del raduno e uno dei sei allenatori, prova a infondere fiducia: ''L'esperienza insegna che alla fine di questo raduno il 100% dei giocatori trovano un contratto. Certo la situazione non e' fra le piu' facili e Calciopoli finira' per provocare un ulteriore ridimensionamento: questo portera' i giocatori, dopo un'epoca in cui si chiedevano e si ottenevano altissimi ingaggi, a fare richieste piu' in linea con l'attuale momento e a privilegiare quei club che magari offrono di meno ma garantiscono stipendi puntuali e rispetto dei contratti''. Intanto per favorire occasioni di mercato la Rappresentativa Aic disputera' nelle prossime settimane una serie di amichevoli non piu' contro squadre di A e B, come in passato, ma contro formazioni di C1 e C2.