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Calciopoli, legale di Meani: "Solo goliardia"

Calciopoli, legale di Meani: "Solo goliardia"
giovedì 6 luglio 2006, 10:512006
di Ilario Imparato
fonte ADNK

Contatti inopportuni, goliardici e con tono da caserma, ma nessun tentativo di illecito. Così l'avvocato Edda Gandossi, legale dell'ex addetto agli arbitri del Milan Leonardo Meani, nell'arringa difensiva davanti alla Commissione d'appello federale. Il legale distingue i "rapporti istituzionali" che il suo assistito aveva con i dirigenti (fa i nomi di Bergamo Pairetto Galliani) e quelli amicali con i suoi ex colleghi della classe arbitrale. "C'è grande confidenza con gli arbitri, tra cui Racalbuto, Collina, Mazzei, per un rapporto creato negli anni da colleghi. Poi ci sono Puglisi e Babini, con cui Meani ha un'amicizia ventennale. Questi rapporti - spiega la Gandossi - forse travalicano dei profili di opportunità nel linguaggio, nei toni, se ascoltati da terzi. Insomma possono sembrare poco belli, ma sono discorsi tra addetti ai lavori". Tra le telefonate più importanti, però, c'è quella del 7 maggio con Bergamo, in cui l'allora addetto agli arbitri si spinge a chiedere gli assistenti Babini e Puglisi per la gara contro il Milan. "Quando Meani chiede di 'rimandare la coppia dei due vecchi a fagli fare la partita del Milan' fa una raccomandazione per due amici che finivano in quella stagione la carriera. E' Bergamo - spiega l'avvocato - che intrattiene il signor Meani per un quarto d'ora al telefono, e in questo clima affabile Meani si spinge a raccomandare i suoi amici".
L'avvocato si sofferma poi su Siena-Milan, la partita che scatenò le proteste di Meani con l'allora designatore degli assistenti Gennaro Mazzei per un fuorigioco sbagliato da Baglioni che annullò un gol regolare ai rossoneri. Per il legale ci sono degli "avvenimenti che provocarono la telefonata di Meani", tra cui una che il dirigente ricevette dal guardalinee Gabriele Contini, un altro dei suoi amici. Quest'ultimo gli dice che "Baglioni è l'amico di Pairetto" e che contemporaneamente un altro assistente, Consolo, aveva favorito la Juve.

Così la Gandossi ricostruisce il dialogo Mazzei-Meani: "Si parla in termini tecnici, certamente con un tono da caserma, ma si parla dell'errore che effettivamente ha penalizzato il Milan e che tutti hanno riconosciuto". La ricostruzione della procura cadrebbe, secondo il legale, anche in un malinteso, quando si parla di Puglisi che "fa il lavoro con noi": Meani intendeva parlare di errore, sottolineando che quando si sbaglia per il Milan non si torna a dirigere la società rossonera per "un anno e mezzo". Un'altra telefonata incriminata è quella tra Meani e il guardalinee Babini, designato per Milan-Chievo. "Meani - spiega l'avvocato - vede che c'è Babini tra gli assistenti di Milan-Chievo e lo chiama per il rapporto di amicizia. Dalla telefonata si capisce che c'è una persona vicino a Meani e che c'è l'intento evidente di far ridere questa persona, di fare cioè uno scherzo a Babini. Babini, però, la prende sul serio e dimostra la sua preoccupazione, dicendo 'il Chievo è una società che mi mette in difficoltà, con quei movimenti magari annullo un gol buono'. Il gol buono - osserva il legale - sarebbe per il Milan. E Meani, che sarebbe quello che tenta di fare pressioni, gli dice: e tu cerca di non annullarlo". La raccomandazione fatta da Meani ("nel dubbio stai giù"), è, secondo l'avvocato, "la semplice regola tecnica, perché nel dubbio non si deve sbandierare". L'arringa difensiva arriva poi alla conclusione: "Si dice che quello che viene detto al telefono poi si realizza, qui non c'è nemmeno la minima ombra, nessuna riprova dal campo, tra l'altro Babini commette un errore contro il Milan (un fuorigioco sbandierato a Crespo, ndr). Il mio assistito - chiude l'avvocato - si è sempre presentato, dimostrando la massima trasparenza. Potevamo sollevare questioni di competenza, non l'abbiamo fatto, ci limitiamo a far notare il problema delle intercettazioni telefoniche, perché Meani è stato iscritto nel registro delle notizie di reato l'11 maggio 2006 per un reato che non è tra quelli che prevedono le intercettazioni telefoniche, in quanto non è mai stato indagato di associazione".