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Casa Azzurri: la conferenza di Materazzi

Casa Azzurri: la conferenza di Materazzi
giovedì 6 luglio 2006, 15:352006
di Maurizio Libriani
fonte Inter.it

Tra i principali protagonisti del Mondiale 2006, Marco Materazzi ha parlato oggi in conferenza stampa a "Casa Azzurri". Il difensore nerazzurro si prepara alla finale, è orgoglioso di aver raggiunto con l'Italia il traguardo più importante del calcio a livello di rappresentative nazionali, ma non dimentica, non la dimentica mai, l'Inter.
"Ho scambiato sms con Cordoba, un grande amico, e mi dispiace non trovare Figo a Berlino, mi sarebbe piaciuto sfidarlo sul campo, lui è un grandissimo, è un Pallone d'Oro, avrebbe meritato di raggiungere questo traguardo perché, come già mi aveva confidato, chiuderà qui la sua carriera in nazionale: ha tre bellissime bambine, vuole dedicarsi all'Inter e alla sua famiglia. Luis - prosegue il difensore - si è dimostrato un amico e un professionista fin dal suo primo giorno a Milano. E sono contento che, quando riprenderemo, avremo con noi anche Grosso".
Interrogato sul suo futuro, Materazzi non ha concesso spazio ai dubbi: "Sono dell'Inter e resto all'Inter". Il difensore ha avuto parole di ringraziamento per Alessandro Nesta che sostituirà anche nella finale di Berlino ("Alessandro è un punto di riferimento nel ruolo e mi ha colpito quando, dopo che sono stato espulso nella gara con l'Australia, ha lasciato la panchina per venirmi a consolare negli spogliatoi") e ha sottolineato che, domenica sera, l'Italia non sarà sola: "Vincere la coppa sarebbe ancora più importante per il nostro Paese.

È bellissimo vedere le immagini di festa che arrivano dall'Italia dopo una vittoria della nazionale. I tifosi, ancora prima dei calciatori, si rendono conto delle cose importanti che sa regalare il calcio". Una gioia incredibile, istintiva, la stessa che ha portato il difensore a fare qualcosa di veramente insolito dopo la rete di Fabio Grosso alla Germania. Racconta: "Non avevo più le forze per rincorrere qualche compagno e ho abbracciato l'arbitro (Archundia),in quel momento tanta era la gioia, che uno valeva l'altro. Lui era un po' imbarazzato, non lo nego, però mi è venuta così".