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Caso Materazzi: l'Italia grida allo scandalo

Caso Materazzi: l'Italia grida allo scandalo
giovedì 20 luglio 2006, 22:472006
di Ilario Imparato

A parte i pochi che amano ancora provocare, verbo chiave nella vicenda Materazzi-Zidane, la reazione del mondo del calcio italiano alla sentenza della Disciplinare Fifa che ha squalificato per tre giornate l'ormai ex campione francese e per due l'azzurro, e' un coro unanime: ''Scandalo''. Lo dice Paolo Maldini, lo sottolinea l' avvocato Sergio Campana: ''Giudico la sentenza della Fifa sul caso Zidane-Materazzi scandalosa, perche' non tiene conto, nella sanzione inflitta, della gravita' delle rispettive responsabilita'. Sarebbe stata giusta, valutando il comportamento dei due giocatori, una squalifica per Zidane di cinque giornate e per Materazzi di una giornata, anche considerando il precedente di De Rossi che dopo una gomitata, e' stato squalificato per quattro giornate''. In federcalcio la voce ufficiale e' quella del commissario straordinario Guido Rossi, che pesa le parole col bilancino e le affida ad uno scarno comunicato stampa: ''Il verdetto definitivo della commissione disciplinare della Fifa e' da noi rispettato. Ma l'episodio resta consegnato alle immagini televisive e al giudizio dell'opinione pubblica di tutto il mondo''. L' ex capo della delegazione azzurra ai Mondiali, Giancarlo Abete, fa fatica a trattenersi, ma il tono delle parole trasuda indignazione: ''L'unica considerazione che posso fare e' che domani l'opinione pubblica sara' unanime nel giudizio di questa decisione''. A smentire Abete, ecco lo scrittore Alessandro Baricco, uno dei pochi che se la senta, appunto, di provocare: ''C'e' certamente sproporzione tra le due 'condanne', ma le due giornate di squalifica a Materazzi non mi scandalizzano: per lo sport e' un passo in avanti il fatto che si cominci a punire anche la provocazione. So che saro' impopolare ma la provocazione non deve passare come fosse un fatto normale e accettabile''. Il problema e' che quando a reagire fu Totti, il provocatore Poulsen passo' per vittima. E li' Baricco se la cava in corner: ''Certo, avrebbero dovuto punire anche Poulsen ai tempi dello sputo di Totti, ma se la provocazione e' accertata, come mi sembra nel caso di Materazzi, deve subire una sanzione, anche dura come in questo caso''. E mentre la Francia si gode la sentenza come fosse una impossibile rivincita della sconfitta mondiale, Serse Cosmi fa notare quanto pericoloso possa essere il precedente istituito dalla Fifa: ''E' come se qualcuno avesse fatto le corna in auto per un sorpasso a un altro, che poi gli spara vedendosi condannare a un anno e l'altro a 11 mesi.

E' lo stesso metro di giudizio''. E Materazzi padre fa notare: ''D'ora in avanti a ogni fallo di reazione bisognera' andare a cercare il perche' sia avvenuto e chiunque potra' appellarsi''. Giudizi condivisi dall'avvocato Mattia Grassani, legale del Bologna nella vicenda di 'calciopoli' e giurista esperto di diritto sportivo. Che qualifica la sentenza come ''pericolosa e abnorme''. E appunto ripensa alla squalifica di Totti agli Europei ''quando pure si vedeva dal labiale delle riprese televisive che Poulsen aveva detto qualcosa''. Invece in questo caso, secondo il giurista, ''si e' invertita la gerarchia delle prove''. ''In questo caso - aggiunge Grassani - sono state utilizzate le testimonianze di chi ha compiuto un gesto violento e dei suoi compagni di squadra. E' un pericoloso precedente, visto che c'e' stato chi ha attentato ad un bene fondamentale (un cardiologo ha illustrato come quella testata avrebbe potuto avere gravi conseguenze) e che la sanzione e' stata quasi equiparata a quella per chi ha subito il gesto''. E come si senta il mondo del pallone lo dice Ignazio La Russa: ''Questo e' il segnale delle condizioni disastrose in cui e' stato lasciato il calcio italiano, senza alcun peso politico a livello internazionale''.