Delio Rossi: "La Lazio è il mio punto d'arrivo"
In una lunga intervista concessa ai microfoni di 'Radio Radio', il tecnico biancoceleste Delio Rossi ha affrontato più argomenti, partendo proprio dalla sua posizione: "Questa grande piazza per me è un punto d`arrivo, alleno in una società gloriosa di cui vorrei rivivere i fasti in prima persona e poi c'è Lotito, il miglior presidente che potessi trovare per come sono fatto. Io sono responsabile dell'area tecnica ed esigo in questo senso la massima autonomia. Lui è responsabile di quella gestionale e pretende altrettanto e non c'è rischio di sovrapposizione. Lotito non sa chi giocherà, viene raramente al campo e altrettanto raramente mi telefona. Un rapporto ideale e non a caso ho prolungato il mio contratto per altri tre anni". Nessun dubbio quindi sulla scelta di aver sposato la causa biancoceleste ma tanti sul suo lavoro: "Non c'è stata una sola volta in cui ho creduto di essere bravo nel mio lavoro. Ogni volta che perdiamo credo sia colpa mia e sono abituato ad assumermi le responsabilità in prima persona, quando arriva una sconfitta significa che durante la settimana non sono stato abbastanza bravo nello spiegare ai giocatori come superare l'avversario di turno. Io non sono tra quelli che credono che le partite si vincano la domenica perché durante la partita puoi azzeccare un cambio, ma le partite si vincono durante la settimana e prepararle è uno dei miei punti di forza, mentre invece credo di poter migliorare nei rapporti con l'esterno".
Poi l'ex allenatore dell'Atalanta rivela un suo sogno: "Uno dei giocatori che mi sarebbe piaciuto allenare è Pavel Nedved, ma credo che ormai non mi capiterà più però il ceco racchiude tutte le caratteristiche del prototipo del calciatore moderno e un altro che mi intrigherebbe avere alle mie dipendenze è Messi, che secondo me è il Maradona del 2000. Anche se alla fine comunque credo che per costruire una squadra più che di un calciatore sia necessaria un`asse vincente che parte dal centravanti, passa per il centromediano metodista, il difensore centrale e si chiude con il portiere". Capitolo Di Canio: "Ha commesso un solo errore: quelle cose doveva dirle quando era ancora dentro. Facendolo una volta fuori mi ha mancato di rispetto. Un giorno se avrò voglia gli risponderò". Su Pandev e le sue esternazioni, poi reiterate, di volere l'Arsenal: "L`unica cosa che conta per chi resta è che la Lazio rappresenta il meglio altrimenti è bene vada da un'altra parte".
Infine Rossi spende qualche parola d'elogio anche per Massimo Oddo, impegnato in questi giorni con la Nazionale: "Gli ho sempre detto che qui a Roma si sarebbe tolto delle soddisfazioni e sono convinto che sia sempre meglio essere re da una parte che peggio dall`altra".