Di Canio: "Fiero della C2"
''Sono fiero di far parte della Cisco Roma e per me non e' un problema giocare in C2, considerato che e' proprio da li' che ho iniziato''. Si presenta cosi' Paolo Di Canio che oggi ha iniziato la sua nuova avventura con la terza squadra della capitale. E' apparso molto emozionato l'ex bandiera della Lazio al suo primo giorno. Il suo arrivo nell' albergo dove si e' svolta la presentazione e' stato salutato da tanti tifosi della Lazio. Alla sua presentazione ufficiale c'erano piu' giornalisti di quanti hanno partecipato all'arrivo dei nuovi giocatori della Lazio. ''Vi prego - ha premesso Paolo Di Canio - non chiedetemi niente di Lazio perche' ora non voglio parlarne, tra qualche giorno lo faro', ma adesso non mi va, non me la sento''. Si vede che all'ex attaccante laziale l'addio brucia ancora, ma per il momento preferisce glissare, anche per rispetto della sua nuova societa'. ''Ringrazio la famiglia Tulli - ha affermato il giocatore - perche' mi ha dato la possibilita' di continuare a giocare a Roma, di restare accanto alla mia famiglia e, soprattutto, di far parte di un progetto che riguarda il sociale. E' stata questa, infatti, una delle cose che mi ha convinto''.
Di Canio fino a qualche settimana fa aveva praticamente deciso di chiudere con il pallone, anche perche', appena terminato il campionato, si era recato a Coverciano per prepararsi all'esame per il patentino da allenatore di seconda categoria. Se avesse sostenuto la prova, si sarebbe dovuto ritirare per sempre dal calcio. ''Un giorno mi ha chiamato Moreno (il suo procuratore, ndr) - racconta Di Canio - e mi ha detto: che ne diresti di giocare alla Cisco? Io gli ho risposto: 'Ti hanno fatto un' offerta?'. 'No', mi ha risposto lui ed ha aggiunto che l'avrebbe proposto al direttore generale Leonardi''. ''Qualche giorno dopo sono andato a cena con i Tulli e mi sono messo d'accordo con loro all'istante - prosegue -. Solo un pazzo come me poteva tornare indietro il giorno prima di sostenere l'esame da allenatore. Ora, pero', penso a giocare e a centrare l'obiettivo con la Cisco''. La societa' di Piero Tulli, infatti, dopo aver ingaggiato Di Canio e l'ex direttore sportivo dell' Udinese, Leonardi, punta davvero in alto, ossia alla serie B. Prima di chiudere il neo direttore generale Leonardi ha voluto precisare una cosa: ''Io sono qui, come lo e' Paolo, per costruire un progetto che si chiama Cisco, quindi, basta con tutte queste storie che accostano la famiglia Tulli alla Lazio, perche' non c'e' assolutamente nulla di vero''.