Eredità pesante per Donadoni. Lo afferma Perrotta

Il nuovo ct della Nazionale azzurra, Roberto Donadoni, prende ''un' eredita' pesante visto che subentra al posto di un uomo che ha riportato la Coppa del Mondo in Italia dopo 24 anni''. A dirlo e' stato il centrocampista Simone Perrotta, per il quale non si sono ancora conclusi i bagni di folla dopo la vittoria a Germania 2006. Perrotta sta partecipando, stasera, davanti a migliaia di persone, ad una manifestazione in suo onore a Cerisano, il Comune del cosentino dove vive, e che stasera, per mano del sindaco Loris Greco, gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Il centrocampista azzurro sta anche gia' cominciando a pensare alla prossima stagione con la Roma. ''Affrontero' il campionato - ha detto - con lo stesso spirito e lo stesso impegno dello scorso anno. Per me niente e' cambiato''. Inevitabile, visto anche il clima di festa che continua, che il pensiero dell' azzurro torni al recente successo mondiale. ''E' stata una soddisfazione immensa, anche se la festa non e' stata completa visto che non sono riuscito a portare la Coppa a Cerisano.
Comunque sono soddisfatto perche' la nostra vittoria ha dato una gioia immensa a tutta la gente. Un entusiasmo generale che abbiamo avvertito anche durante il Mondiale. In campo, in tutte le gare avevamo la consapevolezza che non avremmo perso, non solo per la forza della squadra e le sue capacita' tecniche, ma soprattutto per la forza morale e per lo spirito con cui affrontavamo le partite. E' stato lo spirito del gruppo, che poi e' alla base di ogni successo, l' elemento vincente''. ''Per quanto mi riguarda - ha aggiunto Perrotta - sono arrivato al Mondiale per non avere mai mollato nei momenti di sconforto, nei quali ho sempre trovato l' aiuto ed il sostegno dei vari allenatori che ho avuto. Mi hanno aiutato tutti nei momenti difficili. Una delle persone che mi e' stata piu' vicina e che ricordo come un simbolo dei sacrifici che ho fatto, e' stato l' allenatore Pino Scopelliti, che mi ha sempre spronato a non mollare e se sono arrivato sin qui devo dire grazie a lui''.