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ESCLUSIVA TMW - Crotone, Gustinetti: "Ero stato contattato già a maggio"

ESCLUSIVA TMW - Crotone, Gustinetti: "Ero stato contattato già a maggio"
mercoledì 11 ottobre 2006, 11:582006
di Claudio Cordova

Pochi minuti fa TMW ha avuto il piacere di raccogliere le dichiarazioni, in esclusiva, di Elio Gustinetti, allenatore del Crotone, con il quale si sono sviscerati tanti argomenti relativi la squadra pitagorica.

Mister, facciamo un bilancio di queste prime giornate del Crotone.
"Il bilancio non è di certo eccellente. Ci manca qualche punto in classifica che è dovuto ad alcuni fattori che si sono presentati sul nostro cammino in quest'inizio di stagione".

Per esempio?
"Innanzitutto il calendario. Abbiamo affrontato squadre importanti come Bari, che abbiamo sconfitto, Treviso, Verona, Cesena, Mantova, ma soprattutto la Juventus. Si può ben capire che non sia stato di certo un inizio agevole per noi".

E in più si sono messi di mezzo gli infortuni...
"Esattamente. Dopo la prima giornata abbiamo perso Giampaolo che è uno dei nostri uomini migliori, ma gli infortuni non si limitano solo a questo, dato che abbiamo altri giocatori in infermeria e purtroppo i tempi di recupero non saranno brevissimi".

Escludendo dal computo la Juve, tra le compagini che il Crotone ha affrontato, qual è stata la squadra che l'ha più impressionata in quest'inizio di torneo?
"Il Mantova mi ha fatto un'ottima impressione".

E sabato arriva allo Scida, l'AlbinoLeffe, sfida contro il suo passato. Quali sono le emozioni?
"Avendolo già affrontato lo scorso anno con l'Arezzo, quest'anno le emozioni saranno un po' sfumate, ma di certo l'AlbinoLeffe è una squadra che mi è rimasta nel cuore".

Torniamo un po' indietro nel tempo: mi aiuti a ricostruire le tappe del suo arrivo a Crotone.
"Ero già stato contattato a Maggio, ma non avevo dato alcuna risposta poichè non mi sembrava giusto nei confronti dell'Arezzo, mia squadra al tempo. Più in là, chiarite alcune cose, ho potuto legare il mio futuro al Crotone".

Qual è stato il fattore più importante che ha portato ad accettare la panchina pitagorica?
"Dal punto di vista personale la vicinanza della mia famiglia che ha scelto di seguirmi qui in Calabria. Sono di Bergamo e se la mia famiglia non avesse deciso di venire con me, difficilmente mi sarei allontanato così tanto da casa".

Dal punto di vista tecnico invece?
"La società è stata chiara. Il nostro obiettivo quest'anno è la salvezza, sono andati via calciatori importanti della scorsa stagione e questo è avvenuto per permettere la sopravvivenza dell'FC Crotone".

Non sente dunque il peso dell'eredità di Gasperini e del grande campionato dello scorso anno?
"Non lo sento perchè non può essere fatto alcun tipo di paragone. Rispetto allo scorso anno la squadra è cambiata moltissimo, sono andati via i vari Jeda, Pellè, Zeytulaev. Alcuni di questi elementi la società avrebbe voluto trattenerli, ma non è stato possibile, per cui continuerò a lavorare così, sperando che gli infortuni ci lascino in pace, in modo tale da poter esprimere al meglio il mio gioco. Cosa che, al momento, non è avvenuta".

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