ESCLUSIVA TMW - Piacenza: Riccio illustra il nuovo progetto societario e ricorda i tempi scozzesi

Seconda esclusiva di TMW che incrocia le dichiarazioni di Luigi Riccio, centrocampista del Piacenza classe 1977.
Luigi, rompiamo subito il ghiaccio con i complimenti di rito per il tuo campionato, ed entriamo subito nei temi caldi. Assistiamo ad un Piacenza che ha instaurato una nuova politica societaria, in funzione di un futuro più radioso?
"Si, effettivamente già da un anno la società ha introdotto questa nuova politica che prevede un abbassamento del monte ingaggi e della soglia minima di età, puntando sulla valorizzazione di giovani come Cacia, Padalino, Campagnaro ed altri. Pensa che io a 28 anni sono tra i più anziani".
Diamo una sbirciatina alla tua situazione contrattuale e ai prossimi turni di campionato.
"Il torneo del Piacenza è abbastanza altalenante, ma è comunque fisiologico e fa parte di un progetto a lunga gittata. Ci aspettano due trasferte-derby in Romagna contro Rimini e Cesena. Si tratta di due squadre che in casa stanno andando benissimo; speriamo di andare li' a fare almeno quattro punti.
Quanto al mio contratto,conto di arrivare ad essere una bandiera di questa società, avendo già rinnovato qualche mese fa per altri tre anni".
Luigi hai militato anche tre stagioni all'estero, cosa ti è rimasto di quella esperienza?
"L'avventura in Belgio al Beveren è stata disastrosa; malgrado fosse una società di serie A aveva un'organizzazione a dir poco dilettantistica. Basti pensare che molti colleghi svolgevano addirittura una seconda attività tipo rappresentanti di commercio o impiegati. In Scozia ai Rangers Glasgow ho invece passato due anni fantastici. E' una delle società più organizzate e prestigiose d'Europa, e se hai un minimo problema te lo risolvono in due minuti. E poi allenarsi con gente del calibro di Paul Gascoigne, Brian Laudrup e Jonas Thern è stata un'esperienza irripetibile".
Infine, per chiudere la nostra chiacchierata, ricordi un aneddoto particolarmente bizzarro della tua carriera?
"Certamente, quando a Glasgow "Gazza" si abbassava le mutande nel pieno degli allenamenti. Un pazzo scatenato, ma anche un gentiluomo incredibile".