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ESCLUSIVA TMW - Treviso, Antonio Filippini: "Col Brescia nulla di serio, del futuro si parlerà a Giugno"

ESCLUSIVA TMW - Treviso, Antonio Filippini: "Col Brescia nulla di serio, del futuro si parlerà a Giugno"
venerdì 24 marzo 2006, 18:462006
di Francesco Graffagnini

Nel pomeriggio di oggi la nostra redazione ha incontrato le dichiarazioni di Antonio Filippini, fratello del gemello Emanuele, con cui abbiamo affrontato il momento del Treviso, il ritorno dei due fratelli a Palermo e il loro futuro ancora incerto.

La trasferta di Palermo diventa fondamentale per voi ai fini della classifica perché ci sembra quasi l'ultima tappa per continuare a sperare in un obiettivo già molto lontano
"Diciamo che la nostra strada è già complicatissima per cui è difficile fare quest'impresa però ci proviamo, coscienti comunque del fatto che andremo ad affrontare una squadra che soprattutto in casa, per via del gran pubblico che la supporta, è molto ostica".

Le tue dichiarazioni sembrano quasi quelle di chi guarda in faccia la realtà e evita la diplomazia
"Si è proprio così: la realtà dice che dobbiamo vincere 7 partite su 8 per riuscire a salvarsi ed è chiaro che non è facile, questo non significa però che dobbiamo rassegnarci perché è giusto comunque lottare fino alla fine e onorare la maglia".

Domenica, oltre al vostro tecnico Bortoluzzi, tornerete anche tu e tuo fratello al 'Barbera' da ex. Avete già sentito qualche ex compagno lasciato nel capoluogo siciliano?
"Avendo loro giocato mercoledì in Coppa Italia contro la Roma, abbiamo preferito lasciarli sereni per quell'impegno, posticipando magari a domani, quando entrambi andremo in ritiro, le prime chiamate con i soliti sfottò. Anche se credo che alla fine saranno loro a scherzare di più con noi...!".

Sulla panchina rosanero tra l'altro, tu e tuo fratello, ritroverete quel Papadopulo con cui l'anno passato alla Lazio siete riusciti a esprimervi su grandi livelli. Gli regalerete la maglia?
"Sicuramente ci farà molto piacere prima di tutto rincontrarlo e salutarlo perché con lui abbiamo passato un bel periodo in biancoceleste, poi se ci sarà l'opportunità di regalargli la maglia, è chiaro che non ci tireremo indietro...!".

Durante il mercato di Gennaio si era fatta insistente la voce di un vostro ritorno al Brescia, con Milanetto e il lituano Stankevicius in Veneto. Cos'è che non è andato per il verso giusto?
"Per quel che ne sappiamo noi non c'è stato nessun contatto con quelli del Brescia, magari le società si sono parlate però, per non essere giunta a noi nessuna voce in merito, non sarà stata qualcosa di concreto".

Il presente e anche il futuro, considerando i due anni di contratto, vi vedono entrambi impegnati professionalmente con il Treviso, ma la retrocessione della squadra biancoceleste tra i cadetti, potrebbe inclinare quelli che erano i vostri progetti. Confermi?
"Si perché è chiaro che con una retrocessione cambiano sicuramente i progetti, ma non solo dei giocatori, anche della società. Per cui, ancor prima di prendere le nostre scelte, è lecito aspettare cosa deciderà la proprietà per poi regolarci di conseguenza nella sessione estiva del calciomercato".

Ma la vostra volontà sarebbe quella di restare?
"La nostra volontà è quella di finire bene il nostro campionato e cercare di fare il possibile poi vedremo cosa succederà a Giugno, anche perché, viste le nostre esperienze personali, non si può parlare di quello che potrà accadere tra tre mesi ora, perché è ancora troppo presto.
Ricordo ancora che noi passammo dal Brescia al Palermo in soli due giorni e dal Palermo alla Lazio in meno di un'ora quindi meglio non pensarci proprio al futuro e concentrarci al presente".

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