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Fiore: "Se fossi il presidente viola mi riscatterei"

Fiore: "Se fossi il presidente viola mi riscatterei"
venerdì 10 marzo 2006, 16:562006
di Appi .
fonte di Paolo Biagiotti per violanetwork.it

Stefano Fiore ha parlato oggi in sala stampa. Argomento all'ordine del giorno le condizioni fisiche di Toni. "Con la sua personalità e i suoi gol non può non mancarci -ha detto Fiore- ma abbiamo la possibilità di non farlo rimpiangere con tante soluzioni tattiche, le stesse soluzioni che hanno permesso a Luca di fare questo gran campionato. Mi accompagna da sempre il fatto di sentire parlare spesso del fatto che potrei dare di più, mi fa arrabbiare, ma va accettato. Si può parlare di calo di rendimento quando per due mesi un giocatore non incide, ma se uno fa una partita bene e una male non si può parlare di calo di rendimento. Quest'anno mi sento ancora di più un jolly, purtroppo domenica ho dovuto giocare anche in mezzo al campo e l'ho fatto positivamente visto che era tempo che non lo facevo. Eravamo molto sbilanciati, c'era solo Brocchi come incontrista e io ero sfinito. Per caratteristiche, però, forse do il meglio di me se gioco venti metri più avanti. La partita di Parma non la voglio nemmeno commentare, ho fatto tantissime partite, siamo tanti per cui ci sta anche che uno stia fuori una volta. Domenica sarà una partita difficilissima, Sonetti ha fatto benissimo, il Cagliari in casa è pericolosissimo, ci vorrà una grande Fiorentina". Si torna a parlare di Toni, anche in ottica Mondiale: " È la manifestazione più importante della sua carriera, è umano pensare che ce l'abbia in testa e il fatto che possa salvaguardare la sua incolumità per questa manifestazione. Non è un dramma se non si allena e se qualche partita non la gioca.

Ha preso tante botte, sta male e, paradossalmente, farebbe del male a noi giocando perché se non sei al 100% puoi essere d'impiccio ai compagni. A dieci partite dalla fine un pensierino a mondiale lo fai, ma questo non vuol dire che Luca pensa al Mondiale". Sul finale si torna a parlare della corsa-Champions e della sua collocazione tattica: "Roma in riserva? Ce lo auguriamo, era normale che non potessero vincere tutte le partite, anche per la legge dei grandi numeri... Alla lunga penso possa pesare l'assenza di Totti, ma questo non vuol dire che non lotteranno fino alla fine. Io a sinistra gioco meglio perché sono un destro naturale, poi per esigenze tattiche alla Lazio e quest'anno ho giocato a destra. A sinistra per me è un ruolo inedito perché non c'ho mai giocato ma per assurdo preferirei giocare lì. Il fatto di non aver segnato ha condizionato i giudizi, la gente dimentica che sono un centrocampista, spero di tornare presto a segnare. Si entra in una fase in cui tutte le partite e in particolare i momenti delle partite diventano fondamentali: anche la gestione della singola palla può essere importante. Mi auguro di mettere a disposizione della squadra il mio bagaglio di esperienza, anche se non mi sento ancora vecchio. Jimenez a vederlo giocare non mi sembra un esterno classico, però lo sta facendo in maniera molto buona. Se fossi presidente della Fiorentina mi riscatterei assolutamente".