Fiorentina, attacco totale a Rossi
Diego Della Valle è atteso in Trentino da un momento all'altro, ma qualcuno fa sapere che lo sbarco del patron potrebbe slittare di altre 24 ore. E alla base di questa decisione ci sarebbe soprattutto il grande lavoro dei legali della Fiorentina che proprio insieme al patron starebbe già pensando al dopo sentenza di appello. Sì, perché non appena la società viola avrà preso atto della seconda decisione della giustizia sportiva (la sentenza potrebbe già arrivare martedì prossimo, 25 luglio), i Della Valle vorranno essere subito pronti a impugnare l'eventuale nuova condanna alla serie B.
LA POSIZIONE della Fiorentina del resto è nota: non ci fermeremo, ha più volte annunciato il patron viola, lasciando intendere che alla sentenza di appello seguiranno gli approcci alla Camera di conciliazione del Coni (praticamente il terzo grado di giudizio) e quindi al Tar (come ricorso alla giustizia civile). Ed è proprio davanti al ricorso alla Camera di conciliazione e al Tar che inizierà la guerra vera e propria nei confronti del commissario straordinario della Federazione, Guido Rossi.
La Fiorentina, infatti, secondo il decreto firmato proprio da Rossi, non avrebbe il diritto di contestare il giudizio d'appello della Caf. O meglio, secondo lo stesso decreto proprio il commissario straordinario della Figc ha la possibilità di rigettare i ricorsi sulle sentenze delle società sportive e dunque il lavoro della Fiorentina (quello appunto che sarà presentato alla Camera di conciliazione) sarebbe del tutto inutile.
MA I LEGALI della società viola non hanno nessuna intenzione di fermarsi davanti a questa regola scritta da Rossi e anzi, ed è proprio qui che partirà l'attacco frontale al numero uno della Figc, insieme al ricorso alla Camera di conciliazione la Fiorentina farà di tutto per contestare e invalidare proprio il decreto firmato da Rossi, affermando che fra i poteri del commissario straordinario non c'è quello che vieterebbe alle società punite da una sentenza sportiva di ricorrere al terzo grado di giudizio. Tutto questo fermo restando che nella memoria difensiva presentata alla Caf la Fiorentina contesta già un'intervista a Rossi nella quale il dirigente azzurro parla dei rapporti con il presidente Fifa, Blatter. La Fiorentina dice: se i buoni rapporti con Blatter non sono illecito perché dovrebbero esserlo quelli che abbiamo avuto noi con gli ex dirigenti federali?
MA IL PERCORSO del dopo appello non è semplice anche per un'altra ragione. I lavori della Camera di conciliazione prevedono tempi piuttosto lunghi (tre settimane) e questo di fatto ostacolerebbe il ricorso al Tar del Lazio che, salvo rinvii, ha già fissato la prossima riunione il 7 agosto. Una scadenza che comunque la Fiorentina non considera vitale: se i tempi della Camera di conciliazione costringessero la società viola a saltare l'appuntamento del 7 agosto, non è da escludere che la Fiorentina ricorra anche al Tar della Toscana che si riunirà a fine agosto.