Fiorentina, Corvino: "A gennaio interverremo solo se troveremo un campione"
Traccia un bilancio del suo lungo viaggio intorno al mondo, il direttore sportivo della Fiorentina, Pantaleo Corvino intervenuto in diretta su Lady Radio. Una lunga intervista che vi proponiamo integralmente. "Sono stato pronto ad approfittare di questa situazione. E' stata una verifica di quello che potevano offrirci le Nazionali. L'itinerario è stato Portogallo, Svezia e Brasile. Siamo riusciti a creare una piattaforma importante che possiamo migliorare solo con l'inserimento di qualche campione. La qualità la puoi trovare in qualsiasi parte del mondo, soltanto che ci sono delle regole che limitano l'inserimento di extracomunitari e questo penalizza i club italiani. In un momento in cui si sta creando la globalizzazione del mercato, noi abbiamo una legge iniqua che va modificata. L'area sudamericana è quella con le maggiori potenzialità, così come è importante quella nordeuropea. L'Africa è piena di risorse inesplorate, ma bisogna esserci in tutte le aree. Do Santos? Posso dire che il Barcellona ha preso anche il fratello gemello. E' in Spagna fin da quando ha 13 anni. Lì si tesserano i giocatori fin da giovanissimi ed è una strada che stiamo seguendo anche noi, anche se non con gli extracomunitari. Lugano? Da due mesi è andato al Fenerbahce, è un difensore centrale di grande struttura, è un po' lento, ma vista la carenza di centrali in questo momento, bisogna sapersi accontentare anche di elementi con qualche lacuna. I ritiri? Noi abbiamo cambiato tanto nell'ultimo anno, puntando su giocatori con grandi doti morali. Ma nonostante questo riteniamo che, per fare gruppo e cimentare l'amicizia, il ritiro sia importante. Bojinov? Il ragazzo è un tesserato della Juventus ora, e non può sputare sul piatto che mangia. Per questo non meravigliano le sue dichiarazioni.
Poi per il resto c'è un impegno sottoscritto con la Juve, che può esercitare il riscatto entro giugno, pagando 6 milioni di euro. Toni? Abbiamo già detto che non lo abbiamo mai messo sul mercato. C'è stata un'offerta importante dell'Inter, ribadendo però che non poteva muoversi, non c'è da ritornarci sopra e siamo contenti per quello che sta facendo con noi. La denuncia di Frey? Un bel casco ai portieri lo vedrei bene, perché il loro ruolo è il più rischioso. Ho messo nello spogliatoio una classifica virtuale, prima di tutto per una questione d'umore. Uscivamo dal campo con una vittoria, ma eravamo sempre indietro e non ci rendevamo conto di quello che stavamo facendo. E poi perché volevamo delle certezze. E' alla luce di tutti il fatto che la Fiorentina non ha fatto niente e pure ha pagato con lo scandalo calciopoli. Il mercato di gennaio? Per essere migliorata questa squadra necessita solo di campioni, perché ci sono potenzialità importanti. L'anno scorso abbiamo fatto 74 punti, quest'anno abbiamo riconfermato tutti i giocatori fondamentali, aggiungendo il meglio che abbiamo trovato in giro. Chi ha i campioni però difficilmente li cede, noi siamo con gli occhi aperti, però questo non vuol dire che interverremo. Il discorso Scudetto sarà difficilmente attuabile fino a quando non cambieranno le regole e non ci sarà una distribuzione delle risorse migliori. Stando così le cose, potremo puntare ad andare in Europa ogni anno. Io sono un direttore sportivo e un dipendente allo stesso tempo. Per rimanere in un posto ci deve essere anche la volontà della proprietà di tenermi. Ho sempre detto che Firenze è un punto di arrivo".