Garrone chiude a Gheddafi: "Non verrà alla Samp"
Dietrofront. Al Saadi Gheddafi alla Sampdoria? Un colossale fraintendimento, almeno a sentire il racconto del presidente sampdoriano Riccardo Garrone. I fatti: il numero uno blucerchiato è rientrato ieri mattina da Tripoli. Un delicato viaggio di affari per il presidente onorario della Erg, il gruppo petrolifero di famiglia: «Ero là insieme all'amministratore delegato della Erg, perché acquisteremo dalla Libia 3,5 milioni di tonnellate di petrolio che verranno lavorate nelle nostre raffinerie. Venderemo anche agli stessi libici ogni anno due tonnellate di benzine e gasolio, perché la loro capacità di produzione interna è limitata». Incontri ai massimi livelli, dunque, «ai quali era presente anche Al Saadi. Con il quale, poi, si è parlato di un'ipotesi di collaborazione per costituire una valida scuola-calcio».
Come primo atto, la Samp dovrebbe giocare un'amichevole a Tripoli «il prossimo 15 novembre, compatibilmente con i nostri impegni, contro una selezione formata non solo da giocatori libici, ma da tutti quelli dell'area africana del Mediterraneo». Ed è in questo frangente che, secondo Garrone, è nato l'equivoco, di fronte all'ipotesi - per Al Saadi - di giocare quel giorno un tempo con i libici e un tempo con i blucerchiati. «Fra la realtà e tutto quello che invece ho letto sui giornali, ci passa in mezzo l'oceano...». «Il sottoscritto pronto per Gheddafi? Penso di essere pronto per affrontare il Milan», ha tagliato corto Novellino sull'argomento