Germania 2006: è pronto un film
Per quattro settimane la Germania - durante il mondiale di calcio - ha vissuto la scorsa estate in un turbinio e in un'ebbrezza difficilmente esprimibili a parole. Centinaia di migliaia di persone ogni giorno per strada, schermi giganti a tappezzare citta' grandi e piccole, un'atmosfera eccitante da festa continua che il paese difficilmente potra' dimenticare. A documentare l'indimenticabile avventura della nazionale tedesca nel mondiale in casa propria - pur con la brutale eliminazione da parte dell'Italia che avrebbe poi trionfato a Berlino lasciando a Ballack e compagni solo il terzo posto - e' ora un film che sara' presentato in anteprima domani sera nella capitale, in concomitanza con la Festa nazionale per l'anniversario della riunificazione tedesca (3 ottobre 1990). 'Germania. Una favola d'estate', questo il titolo della pellicola, e' un film-documentario realizzato da Soenke Wortmann, il regista di 'Il miracolo di Berna' - il suo maggiore successo relativo all vittoria del primo titolo mondiale della Germania nel 1954. Nel corso di sette settimane - dalla preparazione della Nationalmannschaft fino alla grande festa di popolo alla Porta di Brandeburgo il 9 luglio per celebrare il terzo posto della Germania nel 'suo' mondiale - Wortmann ha portato la sua telecamera dappertutto: negli spogliatoi, sul campo, in panchina, in aereo, sul bus della squadra, nella sala massaggi, nelle stanze d'albergo dei giocatori. ''Non avrei mai pensato di poter osservare cosi' da vicino la nostra squadra nazionale, ma ho pensato che valeva la pena di provare'', ha detto il regista alla vigilia della presentazione del suo film, che uscira' nelle sale in Germania giovedi prossimo. Per tutto il tempo Wortmann ha passato da sei a otto ore al giorno con la nazionale di Juergen Klinsmann e con il suo entourage, dal medico di squadra al cuoco alle mogli e fidanzate dei calciatori. Prima di ogni partita il regista ci mostra il ct tedesco a sgolarsi negli spogliatoi per incoraggiare e incitare i suoi ragazzi.
''Nessuno ci togliera' mai questo ottavo di finale, men che mai i polacchi'', urla tra l'altro Klinsi prima dell'incontro con la Polonia, vinta in extremis per uno a zero con un gol nel finale di Oliver Neuville. Il film, della durata di circa due ore, segue l'ordine cronologico del torneo, mette in rilievo la buona atmosfera che ha regnato non solo in seno alla nazionale tedesca per l'intera durata del campionato mondiale, ma anche fra i milioni di tifosi tedeschi scesi per strada a sventolare felici la bandiera oro- rosso-nera della Germania. Un segno di rinato patriottismo che ha suscitato tra l'altro nel paese un dibattito di natura politico-sociologica. Ma anche Soenke Wortmann - come gli 82 milioni di suoi connazionali - non potra' mai dimenticare la delusione e lo sconforto dopo l'uno-due micidiale inflitto alla Nationalmannschaft dagli Azzurri nella memorabile lunga notte di semifinale al Westfalenstadion di Dortmund. ''Ero come inebetito e del tutto incapace di prendere in mano la telecamera. Dopo dieci minuti mi sono ripreso e ho potuto continuare a filmare'', ha detto il regista al tabloid berlinese B,Z. E non e' un caso che nel suo film, Soenke Wortmann abbia scelto il silenzio per mostrare i volti affranti e gonfi di lacrime dei tifosi e dei giocatori tedeschi dopo l'eliminazione ad opera dell'Italia. Probabilmente per il suo documentario si immaginava un altro finale...