Gualdo: a chi la paternità?
"Il Gualdo vada ad un gualdese". Questa è l'esortazione del sindaco Angelo Scassellati, questo è anche il pensiero di tutti i tifosi che ci sentiamo pienamente di condividere. Una società sportiva di una realtà piccola come la nostra, che ha il bisogno vitale di radicarsi sul territorio, non può prescindere da tale fattore. E ciò indipendentemente dall'assetto societario, il cui capitale non deve essere necessariamente proveniente in toto dal luogo. Ma chi amministra, chi prende le decisioni, chi si interfaccia con le istituzioni, i tifosi, la stampa e la città intera, questo sì. L'ultima esperienza, che ci auguriamo si concluda nel migliore dei modi per tutti, Moroni incluso, lo ha spiegato a chiare note. Gualdo Tadino, come l'anno scorso, si è di nuovo stretta intorno al suo sodalizio sportivo più prestigioso. Anzi, stavolta in misura addirittura maggiore. All'assemblea convocata dai tifosi lunedì scorso erano infatti presenti, oltre al sindaco Angelo Scassellati (che pur di non mancare ha declinato un precedente invito di carattere politico), all'assessore allo sport Diego Pascolini, al direttore sportivo Alvaro Arcipreti (il cui impegno è stato sottolineato da un lungo applauso) e al capitano Roberto Balducci, importanti personalità politiche della città. Anzitutto la senatrice Sandra Monacelli, quindi la quasi totalità delle forze politiche rappresentate in consiglio comunale, che hanno partecipato con i rispettivi capigruppo consiliari. Roberto Morroni (Forza Italia), Marco Rogo (An), Walter Biagiotti (Udc), Erminio Fofi (Il Nuovo Rosone) e il segretario della Margherita Roberto Morroni (omonimo del rappresentante di Fi). Un "parterre de roi" che ha dato la sensazione di grande compattezza e unità volta alla salvaguardia del Gualdo Calcio. Lo ha sottolineato con soddisfazione lo stesso sindaco Scassellati. "La presenza di quasi tutte le forze politiche e dei cittadini testimonia ancora una volta che il Gualdo è un patrimonio di tutti che va difeso." La soluzione dell'improvvisa crisi, nonostante i tempi ristrettissimi, non sembra una chimera. Una prima fidejussione da 117.000 euro è stata presentata martedì pomeriggio presso la sede fiorentina della Figc. Un primo passo fondamentale per la salvezza del titolo sportivo è stato quindi compiuto. Adesso dovrà essere trovata un'altra garanzia, stavolta da 207.000 euro, entro e non oltre le ore 13 di martedì 11 luglio. In tal senso nell'aria si respira un certo ottimismo. "Gli sponsor per la prossima stagione ci sono", ha poi annunciato Scassellati. E ha tracciato le linee che dovranno contraddistinguere il nuovo soggetto che, eventualmente, acquisirà il Gualdo.
"Non si dovrà prescindere dalla gualdesità e da un progetto pluriennale. Il Gualdo Calcio dovrà essere espressione della città. E' necessario l'impegno di tutti, forze imprenditoriali, politiche e delle singole persone affinchè tutto si risolva per il meglio. Se ci sarà questo spirito varrà la pena di proseguire." Adesso la palla passa perciò nelle mani di Marco Moroni, che, è bene ricordarlo, è a tutti gli effetti il proprietario della S.S. Gualdo nonostante abbia comunicato la propria intenzione di non proseguire l'avventura. Il presidente ha più volte detto agli amministratori gualdesi di essere pronto a cedere le sue quote allo stesso prezzo dell'acquisto, cioè gratis. Ma il sindaco ha sottolineato un aspetto importante. "Ringrazio Moroni per quello che ha fatto nell'ultimo anno, contribuendo alla salvezza del Gualdo fuori e dentro il campo, ma il futuro dovrà avere delle certezze. La prima è che l'attuale situazione economico-finanziaria rimanga a carico della presente gestione." Quindi onori e oneri (economici) derivanti dal bilancio dell'unico anno di presidenza Moroni saranno dell'attuale proprietà. Una volta stabilito questo si potrà procedere al trasferimento delle quote. Dal presidente biancorosso ci aspettiamo pertanto un'uscita di scena dignitosa, tale da consentire un indolore passaggio di proprietà. Marco Moroni ha sempre preteso (giustamente) rispetto, adesso è il momento di riconoscerlo a chi un anno fa gli ha messo in mano gratuitamente una società dai bilanci immacolati. Gli amministratori gualdesi hanno riportato la disponibilità di Moroni a tale operazione. Non ne dubitiamo. Avrà così il pieno merito di aver salvato il Gualdo per due volte, l'anno scorso, facendosi carico della società, e oggi, non ostacolando ma anzi favorendo l'operazione. Giusto un anno fa, in sede di trattativa per l'acquisizione della società, l'ancora presidente biancorosso dichiarò: "Al sindaco ho parlato chiaro. Rileverò la squadra solo se esistono tutti i presupposti (leggi la presenza di sponsor, ndr), così da poter costruire una squadra all'altezza della tradizione del Gualdo, che dia soddisfazione ai tifosi. Non voglio essere ricordato come il presidente della retrocessione tra i dilettanti." Crediamo fermamente che questo sia ancora il pensiero di Marco Moroni: lasciare il Gualdo dove l'ha trovato, tra i professionisti. C'è una città intera (stavolta come non mai) che attende con fiducia di riavere la sua più prestigiosa società sportiva.