Il Chieti riparta da zero
Dopo quindici anni consecutivi di serie C la parabola del Chieti si esaurisce con una cancellazione annunciata. Fare calcio in un certo modo porta ad un conto salato che prima o poi i responsabili sono chiamati a pagare. Dopo la retrocessione dello scorso anno (play-out persi contro la Fermana all'ultimo secondo) quest'anno non si è fatto nulla per evitare la seconda umiliazione consecutiva. Il Chieti ha concluso il suo campionato con un ultimo posto indicativo: con quella squadra di più non si poteva fare. Era chiaro già a metà campionato che l'inevitabile retrocessione avrebbe avuto un triste seguito, e cioè la cancellazione dai campionati professionistici. Troppi debiti e poca chiarezza in una società retta dal solo Buccilli, da anni in rotta con una piazza che non l'ha mai amato. Tantissimi gli errori commessi dal presidente, che è riuscito ad uscire di scena a pochi giorni dalla condanna della Federcalcio. Buccilli, incredibile ma vero, ha ceduto il Calcio Chieti a due imprenditori romani, probabilmente in parte ignari della disperata situazione dei neroverdi che neanche un miracolo avrebbe potuto iscrivere alla C2.
In città promettono un ricorso alla Cca del Coni. Tempo perso: per chi non ha presentato ricorso alla Coavisoc (il Chieti rientra fra queste società) la decisione negativa della Covisoc diventa inoppugnabile. Così al Chieti tocca ripartire, se tutto andrà bene, dalla Promozione, in un girone probabilmente diverso da quello di Castel di Sangro e Rosetana, che l'anno scorso, di questi tempi, si trovavano nella stessa situazione dei neroverdi. Nei due centri abruzzesi il calcio è ripartito con alterni programmi ed entusiasmi. A Chieti il primo obiettivo sarà ricominciare da una società legata alla città e alla tifoseria, dopo anni di contrasti che hanno contribuito a rompere il giocattolo. Toccherà al sindaco vigilare perché il Chieti, che fra i dilettanti può diventare oggetto di speculazioni, non finisca in mani sbagliate. Soltanto in quel caso il popolo teatino potrà essere felice della fine di un'agonia durata fin troppo tempo: se la città lo vorrà, il calcio a Chieti potrà tornare su buoni livelli nel giro di pochi anni.
Il Chieti riparta da zero