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IN RITIRO CON TMW - Colantuono: "I giocatori che verranno devono condividere il progetto Atalanta"

IN RITIRO CON TMW - Colantuono: "I giocatori che verranno devono condividere il progetto Atalanta"
domenica 16 luglio 2006, 15:292006
di Germano D'Ambrosio
fonte Flavio Zanetti

Nella prima conferenza congiunta di Stefano Colantuono con il presidente Ivan Ruggeri, il tecnico romano sottolinea quanto sia difficile fare mercato di questi tempi, sposando la linea della società.

Mister, come sono andate le ferie?
"Sono state poche, perchè due settimane le ho dovute trascorrere a Coverciano per un corso".

Come vede il mercato dell'Atalanta fino ad oggi?
"Trovo un Atalanta completa, con il gruppo rimasto intatto dell'anno passato e l'inserimento di Carrozzieri che è stato il primo acquisto. Poi, con il presidente abbiamo delle idee per potenziare l'organico".

E' difficile ora fare mercato con tutto quello che succede...
"Il calcio è cambiato ed è così per tutti, il mercato si fa gradualmente durante la preparazione. Adesso la rosa è di 26 giocatori, qualcuno rimarrà, qualcuno se ne andrà via, l'importante è che le operazioni di mercato sono decise e condivise da tutti".

Allora è pronto ad aspettare...
"Certo, pur di completare la rosa con giocatori che ci servono. Due dovevano già esserci (Donati e Di Loreto, ndr.) poi hanno cmbiato idea. Oggi è così, devi prima parlare con il procuratore, poi con la moglie e tutti i parenti e poi con i calciatori. A Bergamo, devono venire giocatori motivati e non che nicchiano, in questa maglia ci devono sudare. Il progetto il giocatore deve sposarlo in pieno. Per questo che preferisco a volte un giocatore sconosciuto ma che ha fame piuttosto che uno di nome".

Quanti punti ci vogliono per il prossimo campionato di A?
"All'inizio non puoi fare calcoli. Ricordate l'anno passato cosa avevo detto? Iniziamo a fare un campionato tranquillo, a salvarci e poi vediamo cosa succede, quello che verrà sarà di più".

Che serie A si aspetta?
"A me interessa poco, il nostro obiettivo si discosta di poco. Certo, senza le grosse squadre sarà un campionato anomalo e con il rientro delle retrocesse, si riequilibreranno i livelli".