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Inghilterra: si studia il modo per punire i simulatori

Inghilterra: si studia il modo per punire i simulatori
giovedì 30 marzo 2006, 11:562006
di Ilario Imparato

La federcalcio inglese (Football Association) ha chiesto alla Fifa di adottare la prova televisiva per punire i calciatori colpevoli di simulazione. ''Stiamo discutendo con la Fifa la possibilita' di punire i simulatori anche attraverso le immagini televisive se l'arbitro non dovesse accorgersi dell'inganno durante la partita -ha spiegato il direttore generale della Football Association, Brian Barwick al 'Times'-. Consideriamo la simulazione di un fallo in area di rigore come qualcosa da punire severamente, soprattutto in vista dei prossimi Mondiali''. A giudizio di Barwick i cosiddetti 'tuffatori' dovrebbero essere puniti con il cartellino rosso, anche se il direttore della FA riconosce che cambiare il regolamento, che al momento prevede l'ammonizione per i simulatori, non e' cosi' facile: ''L'espulsione per i simulatori comporterebbe uno stravolgimento delle regole, che valgono in tutto il mondo e non possono essere cambiate senza il consenso della Fifa''.La questione dei simulatori e' particolarmente sentita in Inghilterra, soprattutto nelle ultime settimane, alla luce delle polemiche seguite alle dichiarazioni dell'attaccante del Chelsea, Didier Drogba, che ha prima ammesso di essere un tuffatore, salvo poi fare immediatamente marcia indietro.

Secondo il tecnico del Manchester United, Sir Alex Ferguson, gli arbitri non hanno gli strumenti e l'autorita' necessaria per scoraggiare i giocatori dal simulare un fallo da rigore, ma il direttore della Football Association difende i direttori di gara, e invita tutte le parti coinvolte ad una maggiore co-operazione per risolvere il problema: ''E' fondamentale che giocatori, allenatori e club siano coinvolti in questa vicenda perche' sono loro i principali protagonisti. I calciatori devono smettere di simulare, i tecnici non devono tollerare simili cose da parte dei loro giocatori e gli arbitri devono sempre punire queste situazioni, con l'aiuto delle federazioni''.