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Lippi da Pessotto: "L'ho trovato bene"

Lippi da Pessotto: "L'ho trovato bene"
mercoledì 12 luglio 2006, 19:082006
di Claudio Cordova
fonte ANSA

Prima l'addio alla nazionale, poi la visita a Gianluca Pessotto. Nel giorno del congedo dalla panchina azzurra, Marcello Lippi si è recato a Torino per rendersi conto delle condizioni del suo ex giocatore e - dopo gli incoraggiamenti di Cannavaro, Del Piero, Zambrotta e tutti gli altri - incitarlo a non mollare, proprio come faceva quando lo allenava alla Juventus. Il suo primo pensiero da campione del mondo "disoccupato" è andato a lui, il giocatore con cui in bianconero ha vinto scudetti e coppe. E che nel corso degli anni è diventato un amico a cui confidare le proprie decisioni. Compresa quella di lasciare la nazionale. "Sì, l' ho informato di non aver rinnovato il contratto con la federazione", ha raccontato all'uscita dall'ospedale Molinette accanto al suo fuoristrada dalla targa premonitrice: le prime lettere sono infatti CT, abbreviazione di commissario tecnico, e i primi due numeri 6 e 4, ovvero il risultato del trionfo ai rigori contro la Francia. La risposta del "professorino" alla notizia, ha riferito l'allenatore, è stata "un grande sorriso". Del resto, "lui era uno di quelli che lo sapeva già prima di oggi", ha rivelato un Lippi rassicurato dai miglioramenti del team manager che due settimane fa si e' buttato da una finestra della sede del club bianconero.

"Sono contento perchè l'ho trovato bene", ha detto raccontando di aver persino "chiacchierato e scherzato un po' con lui". Anche se ancora intubato, Pessotto riesce infatti a farsi capire accennando qualche debole movimento delle labbra. Un segnale della sua lenta ripresa, nonostante la prognosi resti riservata. "Si puo' cadere anche a 20 metri dalla cima, dopo averne scalato novecento", è la metafora utilizzata dal Pier Paolo Donadio, primario del reparto di Rianimazione in cui è ricoverato, per spiegare le difficoltà del suo decorso. "Peggioramenti - ha sottolineato - non ce ne sono stati ed ogni giorno che passa è un aiuto. Le visite di questi giorni (oggi sono giunti all'ospedale anche l' ex compagno Sergio Porrini e il preparatore atletico Gian Piero Ventrone, ndr) lo hanno stancato, ma ne e' davvero felice". "Per tirarsi fuori da una situazione del genere - ha concluso Lippi prima di fare ritorno nella sua Viareggio - bisogna essere davvero una grande persona. E lui sa che deve avere pazienza..."