Livorno, Protti e il suo calcio da tifoso...
La sua vita fuori dal mondo del pallone, la sua nuova attività, la speranza che si possa ricostruire un calcio migliore. Poi qualche opinione sul Livorno, il suo grande affetto e la stima per Lucarelli e Donadoni e l'esigenza di vivere, almeno per un po' il calcio solo come tifoso.
Igor Protti, trentanove anni, attaccate le scarpette al chiodo, cosa fa oggi lontano dai campi da calcio?
Oggi mi dedico alla gestione di un albergo del quale sono proprietario assieme ad altri due amici, oltre a dedicarmi alla mia famiglia. Logicamente oggi che ho molto più tempo libero rispetto a prima, dedico quasi tutta la mia giornata ai miei figli.
Un anno critico per il calcio italiano, forse il momento più difficile della storia dello sport più amato nel nostro Paese. Come ha vissuto questo momento come ex giocatore? Pensa che dopo i processi e le sentenze il calcio italiano possa essere ricostruito su principi di lealtà e corretta sportiva?
Ho seguito la vicenda Calciopoli un po' come tutti, come chi ama ed ha amato tantissimo questo sport, con la speranza che tutto fosse nelle giuste regole quando giocavo e putroppo, mi sono accorto nel momento in cui sono uscito dal mondo del calcio che forse non era così. Più che pensare a quello che era successo ho pensato a quello che dovrà essere, quindi ho pensato al fatto che i giovani di domani debbano meritare di avere uno sport migliore. In un primo momento ho vissuto tuta la questione legata a calciopoli con un po' di amarezza, che è stata subito sostituita dalla speranza che il calcio in futuro possa solo migliorare. Riguardo alle sentenze, non sono in grado di giudicare se siano state sufficientemente pesanti o troppo poco. Mi limito a dire che gli addetti ai lavori cercheranno di portare avanti la questione nella maniera migliore e se ad oggi i giudici hanno sentenziato così allora si saranno attenuti sicuramente al rispetto delle norme di legge e quindi è giusto così.
Capitolo Livorno. Per la squadra amaranto un nuovo tecnico ed un nuovo obiettivo da perseguire: la Coppa Uefa. Come vede Igor Protti la squadra in vista della prossima stagione calcistica?
In questo momento non è facile dare un giudizio dato che il mercato è rimasto praticamente bloccato per le vicissitudini giudiziarie legate allo scandalo di Calciopoli. Credo che nel caso del Livorno il mercato debba ancora entrare nel vivo anche se ci stiamo già avvicinando a grandi passi verso le partite ufficiali, la Coppa Italia, il campionato ed infine la Coppa Uefa. Dare un giudizio oggi non è semplice, posso solo dire che per la squadra l'occasione di presentarsi in Europa è sicuramente importante e il Livorno dovrà cercare di farsi valere.
Parlando di giovani talenti del calcio italiano, se dovesse consigliare qualche nome di giovani promesse che potrebbero poi divenire fondamentali per il Livorno del futuro per chi opterebbe?
Non sono in grado di fare nomi perché da quando sono uscito dal mondo del calcio ho seguito solamente il Livorno la domenica e i mondiali, come la maggior parte degli italiani quindi non sono molto informato su questo che sta presentando il nostro calcio a livello giovanile. Per poter esprimere questo tipo di giudizi dovrei essere stato decisamente più presente e non l'ho fatto.
In questi giorni la notizia dell'incontro saltato tra Cristiano Lucarelli ed il Presidente Spinelli. Sembra che il giocatore simbolo di Livorno sia destinato a lasciare definitivamente la squadra amaranto. Cosa ne pensa della rottura dei rapporti tra Lucarelli e Spinelli e se la scelta del giocatore di non presentarsi all'incontro sia stata quella migliore.
Io posso solo sperare che Cristiano rimanga a lungo a Livorno e ho grande difficoltà ad entrare nel merito di questa vicenda. Da una parte infatti Cristiano è un grande amico, dall'altra Spinelli è un Presidente con il quale ho avuto un rapporto per sei anni e con il quale ho lavorato assieme. Non posso far altro che sperare che si riesca a trovare il modo, non tanto per fare una pace vera e propria visti i problemi ma quantomeno una tregua, che permetta a Cristiano di rimanere a Livorno e dimostrare tutte le sue qualità anche in futuro.
Passiamo alla Nazionale. Lei ha avuto modo di conoscere Roberto Donadoni durante la sua esperienza a Livorno. Cosa ne pensa della nuova avventura sulla panchina della nazionale e del fatto che, come per uno scherzo del destino, la prima uscita degli azzurri di Donadoni sarà proprio a Livorno.
Sono entusiasta del fatto che Donadoni sia il nuovo allenatore della Nazionale, intanto per il bellissimo rapporto che ho con lui e per il fatto che lo considero un bravissimo allenatore di squadre di club e date le sue doti tecniche e caratteriali potrà essere un ottimo allenatore anche per la nazionale. E' chiaro che parte da una posizione di svantaggio perché eredita una nazionale campione del mondo ed è quasi obbligato ad ottenere gli stessi risultati. Ogni risultato che potrebbe ottenere in meno, infatti, potrebbe essere considerato come un qualcosa di negativo. Per le qualità di allenatore e di uomo è indubbio che comunque scegliere Donadoni è stata una grandissima scelta.
Terminiamo con il futuro di Igor Protti, come si vede nell'immediato? Come altri suoi colleghi ha intenzione di seguire un corso per poter allenare o considera il calcio una parentesi definitivamente chiusa. Ci racconti l'Igor Protti di domani...
La parola definitivamente è difficile da usare, le posso solo dire quali sono i miei pensieri attuali. Per adesso non ho intenzione di rientrare nel mondo del calcio, se non come tifoso. Non ho intenzione di seguire nessun corso per iniziare la carriera di allenatore ma vorrei continuare a provare a vivere una vita "normale", non che quella di un calciatore non lo sia. Mi riferisco ad una vita semplice, con la mia famiglia e con un lavoro un pochino più vicino a quelli che sono i problemi quotidiani, anche per potermi misurare con altre situazioni. Comunque nella vita non si può mai dire, può anche essere che tra poco mi venga una tale crisi di astinenza del pallone, dato che il calcio l'ho amato e lo amo tantissimo, che potrei non fare a meno di rientrarci, però per adesso come avevo già detto prima questo non rientra nelle mie intenzioni di oggi...