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Mastella: La Corte non ignori la vittoria"

Mastella: La Corte non ignori la vittoria"
martedì 11 luglio 2006, 09:552006
di Appi .
fonte La Repubblica - www.repubblica.it
"Chi pensa che calciopoli sia come tangentopoli sbaglia. E Mani Pulite fu anche l´approdo al governo di Berlusconi" "Sono d´accordo con Gattuso, senza quella spinta sarebbe andata diversamente. E Prodi e Napolitano hanno portato fortuna"

Abbracci affettuosi con Del Piero Cannavaro Ferrara. Battute scherzose con Buffon Lippi Gattuso. A palazzo Chigi il Guardasigilli festeggia la squadra italiana. Ma qui Clemente Mastella parla da tifoso, dice di non aver mai chiesto l´amnistia, ma «un processo che tenga conto della vittoria di Berlino».
Vuole l´amnistia per i calciatori o no?
«Non l´ho chiesta per la semplice ragione che non sono così cretino come qualche cretino vuol far credere che sia. So bene che l´amnistia arriva solo a processo finito. Invece io ho parlato prima. E l´ha fatto anche chi è più esperto di me in diritto. Gente come Pisapia e Calvi».
Che voleva dire con quel «non è accettabile che Cannavaro, Del Piero o Buffon finiscano in serie C»? Alludeva all´amnistia?
«Sfido chiunque a dirmi dove e quando ho parlato di amnistia. La corte emetterà un giudizio sulle responsabilità del singolo, ma non vanno penalizzati i tifosi. In giro c´è troppo moralismo senza morale. Sono d´accordo con Gattuso, se non ci fosse stata questa spinta a Berlino non sarebbe successo quello che è successo. Mi riconosco nel suo buon senso meridionale».
Avremmo perso se non ci fosse stata la voglia di dimostrare cos´è il calcio italiano?
«Beh, con tutto l´affetto, il campionato non l´abbiamo vinto perché lì ci stava Guido Rossi o perché ha prevalso la morale o la voglia di fare piazza pulita. Questi discorsi sulla morale rischiano di farci perdere il prestigio ottenuto con la vittoria. Già li sento i commenti all´estero: ecco i soliti italiani, quelli della mafia. Ragionamenti che ci deprezzano. Rischiamo di sciupare risultato e vittoria».
Però lei passa per uno che vuole l´amnistia.
«Vorrà dire che se in questo governo c´è l´eresia di Ferrero sul Dpef o quella sull´Afghanistan, ci sarà pure la mia di eresia. Non mi piace metterla sul piano politico, ma se qualcuno lo vuole fare, allora lo ammetto: sono eretico. E lo dico pure a Bertinotti. Perché non devo avere i miei dubbi? Mi chiedo perché un magistrato militare deve andare a fare il pm del processo. Che ci sta a fare lì dentro? Se vale il principio dell´incompatibilità, deve valere per tutti»....

[segue su Repubblica.it]