Messina, Giordano: "Dobbiamo subire meno gol"
L'infortunio di Riganò, i troppi gol subiti, l'involuzione nel gioco, la mancanza di esperienza, la stato fisico e mentale della squadra, la sindrome da calcio piazzato, gli squalificati, la delusione e le critiche dell'ambiente: tantissimi gli argomenti affrontati ieri in conferenza stampa da Bruno Giordano. Ecco le priorità per uscire dalla crisi "Prima di tutto - dice - dobbiamo subire meno gol, le partite si possono vincere anche segnandone uno solo, se ti trovi costretto a rincorrere e a metterla dentro due o tre volte per ottenere la vittoria tutto diventa più complicato. Poi, naturalmente, per ritrovare i punti dobbiamo ritrovare il gioco. Le vittorie si conquistano soprattutto giocando bene e non casualmente ma ha un buon gruppo. Resto fiducioso, non è il caso di far drammi, anche perché l'unica partita sbagliata completamente è stata quella contro la Lazio".
Dunque ritrovare il gioco per ritrovare i risultati, ma perché il Messina non è più quello di inizio stagione? "C'è stato un calo fisico e mentale, certo, ma credo che anche contro la Sampdoria domenica scorsa abbiamo offerto sprazzi di buon calcio. I nostri avversari hanno tirato due volte in porta e hanno trovato due gol. Per adesso tutto gira storto, ma basta poco, anche un episodio, perché la ruota possa cambiare direzione. Quel gol rocambolesco subito contro il Cagliari ha segnato negativamente il nostro campionato".
Per la prima volta da quando siede sulla panchina del Messina Bruno Giordano è anche costretto adesso a confrontarsi con il malumore della piazza. I fischi del pubblico, le critiche, le vecchie paure che riaffiorano tra i tifosi. "Rispettiamo le opinioni di tutti, accettiamo le critiche purchè siano costruttive.
Se sarà così ci daranno maggior vigore e ci potranno anche aiutare ad uscire da questo momento difficile. Io in discussione? Mi ci sento tutti i giorni".
Domenica per la prima volta in questa stagione il pubblico ha fischiato la squadra. "I fischi non fanno mai piacere specie se arrivano da un pubblico importante come quello messinese che, ricordo, ci ha comunque incoraggiato fino a venti minuti dalla fine. Dispiace perché significa che qualcosa non va. Noi lavoriamo sempre per far felice la gente, quando ciò non accade è giusto che i tifosi esprimano il loro dissenso"
Oggi per il gruppo doppia razione di lavoro, lo staff medico per la gara di domenica contro l'Atalanta punta al recupero di Angelo Rea, fondamentale il suo rientro in gruppo viste le assenze per squalifica di Zanchi e Iuliano. Certa invece la disponibilità di Arturo Di Napoli, sul cui recupero, fisico ma soprattutto mentale, Giordano dice, anche con un pò di freddezza, "è importante così come gli altri, specie nei momenti di emergenza. Mi auguro possa recuperare appieno, se non sarà così ci affideremo ad altre soluzioni".
In chiusura di conferenza il tecnico ha anche un sassolino da togliere dalla scarpa. " Non ho sentito nessuno parlare dell'esordio di Calà in Coppa Italia. È un giovane di grande prospettiva, ha appena 17 anni e ha già debuttato a San Siro. È un patrimonio della società ed eventi come questo meriterebbero più spazio e più attenzione".