"O Ronaldinho o niente". Parola di Gattuso
A questo Milan puo' servire solo un campione capace di far fare un ulteriore salto di qualita', come Ronaldinho, altrimenti puo' restare cosi' com' e' perche' comunque e' gia' competitivo: e' l'opinione di Gennaro Gattuso che non e' certo uno qualunque per il club rossonero e per il calcio italiano in generale. Il centrocampista campione del mondo ha parlato, come al solito, senza peli sulla lingua, a margine della presentazione svoltasi oggi a Firenze, prima del raduno della Nazionale a Coverciano, della nuova campagna celebrativa Nike di cui e' uno degli otto azzurri testimonial. Fra i vari argomenti toccati, anche - naturalmente - il Milan con un messaggio-stoccata che e' sembrato destinato in particolar modo ad Adriano Galliani, impegnato da giorni nell'operazione-Oliveira per sostituire Shevchenko, ceduto questa estate al Chelsea. ''Ronaldinho e' il sogno del nostro presidente e dei tifosi ma mi pare difficile - ha osservato Gattuso -. D'altra parte i veri campioni non sono sul mercato e noi non abbiamo bisogno di comprare tanto per comprare, non siamo messi cosi' male e non dobbiamo lottare per non retrocedere. Se deve arrivare qualcuno, che sia uno in grado di fare per davvero la differenza. Altrimenti gia' adesso siamo una squadra competitiva''. Concetti chiari e decisi espressi da un giocatore che non esita a ribadire la sua schiettezza e, ancora una volta, il suo attaccamento alla maglia rossonera: ''Qualche volta - confessa - ho avuto l'idea di fare una nuova esperienza all' estero ma piu' passano gli anni e piu' mi dispiace lasciare il Milan. A questo punto spero di restare qui fino al termine della carriera''.
Reduce dal successo al Mondiale e quindi dagli straordinari che hanno rappresentato, per lui e i suoi compagni, i preliminari di Champions League per effetto di calciopoli, il centrocampista non vede l'ora di ricominciare in azzurro come in campionato: ''Mi auguro che finalmente si riparta, sarebbe assurdo un nuovo rinvio anche perche' all' estero gia' giocano da tempo. Purtroppo molti protagonisti hanno lasciato l' Italia, sara' un campionato piu' povero. Pero' mi auguro lo stesso che la gente continui ad apprezzare il nostro calcio''. Lui ovviamente ci mettera' come sempre il massimo impegno: ''Non mi pesa l'etichetta che ho da tempo, conosco il mio ruolo, devo correre per Pirlo perche' non ho i suoi piedi. E comunque l' importante e' dare sempre tutto''. Chiaro e deciso anche sugli obiettivi di quest' anno del Milan: ''Proveremo a dare del filo da torcere all'Inter anche se a causa della penalizzazione non sara' facile''. Andrea Pirlo, altro testimonial Nike, si mostra invece piu' ottimista: ''Puntiamo allo scudetto e malgrado il - 8 possiamo farcela. Cercheremo di smaltire subito l' handicap e di riprenderci quanto avevamo guadagnato in campo e ci hanno tolto''.