Poschner: il fantasma di Venezia
Il Venezia, alla fine degli anni '90, disputò un interessante campionato nella massima serie: era la squadra di Novellino e del miglior Recoba, insomma un buon team che poteva contare su altri giocatori di spessore come Volpi, Valtolina e Maniero. Ma anche nelle migliori famiglie c'è qualche neo: l'arrembante Venezia della stagione 1999/2000 ingaggiò infatti il tedesco Gerhard Hans Poschner, mediano di "rottura" cresciuto nello Stoccarda. Presentanto come un acquisto di alto livello (aveva all'attivo 285 gare nella 'Bundesliga', oltre a tre finali di Coppe europee), il teutonico centrocampista non lasciò impronta, infortunatosi quasi subito, dopo appena pochi minuti in maglia arancio-verde; perse l'intera stagione e il Venezia, scottato dal pessimo imvestimento, lo vendette l'anno dopo al Rayo Vallecano. Anche in Spagna la storia fu simile, partì bene e si fece notare per la discreta visione di gioco e per l'ardore fisico, ma anche il Rayo dovette pagare lo scotto di un suo lungo infortunio.
La sua carriera continuò tra alti e bassi in giro per l'Europa: Rapid Vienna, Polisportiva Ejido, Monaco 1860. Resta una delle più veloci meteore del calcio italiano, anche se tutto sommato, avrebbe forse meritato miglior fortuna.