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Re Artù: lieti di averti rivisto

Re Artù: lieti di averti rivisto
venerdì 1 dicembre 2006, 11:232006
di Marco Frattini
fonte Ciccio Manzo per messinasportiva.it

Nel rotondo 4-0 rifilato dall'Inter al Messina in Coppa Italia a San Siro è risaltata agli occhi dei telespettatori (molti, molti più degli spettatori) la vivacità agonistica e tecnica di un regnante che le prime giornate del campionato avevano dichiarato quasi decaduto. Così Re Artù al secolo Arturo Di Napoli proprio nella gara senza pronostico e tra le seconde scelte del Messina di Giordano ha voluto riprendersi un pezzo di corona. Sarà stata l'aria di casa o l'odore dell'erba della prima gioventù ma il ragazzo di Rozzano (MI) ha dato, finalmente il primo segnale di risveglio. Solo, fra tante maglie nerazzurre e con la solita poca partecipazione dei suoi amici del centrocampo ha combattuto una battaglia, persa certo in partenza, ma con vigoria e forza atletica fino a ieri dimenticate.Con tanto rispetto per gli altri 10 del Messina ci è sembrato l'unico in grado di guardare e sfidare a testa alta i giganti interisti. In qualche caso gli è andata bene in altri un po' meno. Ma lui c'è sempre stato e non ha mai mollato, anche oltre 4-0. E' solo, crediamo, il primo passo verso la riscossa che, diciamolo pure, manca dallo scorso campionato (molti gol fatti, poco decisivi e tanti, tanti sbagliati). E dire che la fase iniziale della stagione lo avevano rivisto sicuro protagonista nelle amichevoli ed in coppa Italia e perché no anche nel primo tempo di Messina -Udinese alla prima (ricordate assist delizioso per Riganò). Ecco Riganò ! Forse il principe del gol non c'è compagno che aspetti con più frenesia di Arturo.

I due tecnicamente e strutturalmente si completano a meraviglia. E crediamo che lo stesso Giordano, che di attaccanti ne capisce, non c'è giocatore che vorrebbe in questo momento se non quel Di Napoli che ha richiesto con forza fra i confermati ad inizio stagione. Non crediamo sia diventato pazzo di colpo. E infine anche la tifoseria, a parte i soliti facili giudici e "pregiudizialisti", sa che Arturo, tornando Re, farà le fortune del Messina. Quindi pare esistano tutti gli ingredienti. Manca solo la conferma in campionato, il coraggio di Artruro di irrobustire la sua fragilità, la consapevolezza dei suoi 32 anni e la maturità di considerarsi non più uomo squadra ma uomo troppo importante per la squadra. Poche cose e qualche sacrificio fisico in più è tutto tornerà come prima. Intanto siamo lieti di averti rivisto. Non sai quanto.