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Ringhio Gattuso: "Bisogna che aiutiamo Donadoni"

Ringhio Gattuso: "Bisogna che aiutiamo Donadoni"
lunedì 28 agosto 2006, 21:342006
di Ilario Imparato

''Ora dobbiamo aiutare Donadoni''. Il messaggio e' di Rino Gattuso, voce e coscienza del gruppo dei campioni del Mondo, leder azzurro insieme a Cannavaro a Germania 2006. La vecchia nazionale e il nuovo allenatore si sono studiati a distanza nelle scorse settimane, con telefonate, messaggi incrociati, dichiarazioni caute: oggi il primo vero contatto, quindici minuti di discorso del commissario tecnico alla squadra seduta sull'erba a gambe incrociate. E l'incontro pare esser stato felice, non solo per la mano tesa dal centrocampista del Milan. ''Capisco lo spirito con il quale l'ha detto, per questo e' una frase che apprezzo'', aveva detto prima di catechizzare i suoi giocatori Donadoni, non infastidito piu' di tanto dal ruolo di allenatore-amico cui la giovane eta', l'esperienza leggera e il contrasto con l'eredita' di Lippi lo hanno relegato. Ai giocatori della nuova Italia l'ex calciatore azzurro ha da esporre i concetti di coesione, di pari opportunita', di voglia di continuita' nello spirito ma svolta nelle motivazioni. ''Io continuo ad aver fame'', ha detto Grosso, accogliendo l'invito di Donadoni a voltar pagina. E del ct, il gruppo storico sembra aver apprezzato la voglia di motivare, di dare spinte nuove. Insomma, vecchio e nuovo si sono incontrati. Un po' come Cannavaro e Cassano, ora compagni al Real: ''Ha fatto tardi'', lo scherzoso rimprovero del capitano di Berlino al ritrovato azzurro, al bar di Coverciano, quando attorno alle 16.30 l'attaccante si e' presentato in arrivo da Madrid. Cannavaro, per dare l'esempio e per un impegno pubblicitario con il suo sponsor tecnico, si era invece presentato a Firenze alle 13. Ora il primo banco di prova e' la fusione tra giocatori Mondiali (ancora molti a testa rasata: e a loro si e' aggiunto il taglio tattico con colore di Gigi Riva per scommessa con i nipoti) e nuovi innesti.

''Noi non c'entriamo nulla con la scelta di Donadoni, e' della Figc e l'abbiamo saputa a cose fatte, come e' giusto - ha voluto di nuovo precisare Gattuso - E' stato un grande giocatore, ha 44 anni, ha gia' allenato: non vedo perche' non dovrebbe avere le carte in regola per far bene. Ora dovra' far nascere il suo gruppo, e noi 'vecchi' dobbiamo aiutarlo. Le critiche sulla prima uscita a Livorno, piuttosto, mi sono sembrate eccessive''. ''Condivido la scelta del ct - ha aggiunto Cannavaro - E' giovane ma ha gia' esperienza. Puo' darsi che questo gruppo soffra un po' di appagamento, ma con lui se ognuno fa la sua parte si puo' puntare a vincere l'Europeo del 2008''. Intanto bisognera' cominciare a costruire la qualificazione passando per Parigi (''non troveremo ambiente sereno, dobbiamo esser bravi a renderla solo una partita di calcio e a non cadere nelle polemiche'', le parole di Cannavaro) e senza Materazzi: assenza che provoca rimpianti a Gattuso: ''La sua squalifica e' stata ingiusta, noi calciatori e non solo italiani avremmo dovuto reagire: si e' perso un'occasione. La Federcalcio? E' commissariata''. Tra gli azzurri piu' felici di ritrovare l'azzurro, Massimo Oddo, che non vive momenti brillantissimi con la sua Lazio: ieri la sostituzione in Coppa Italia e' stata seguita da un lancio di maglia polemico all'indirizzo della panchina. Ma il difensore ha voluto ridimensionare le voci di una litigata pesante, con intervento dei compagni a dividerli, con Delio Rossi. ''Abbiamo solo discusso e parlato'', ha tagliato corto Oddo. Insomma, come con Donadoni, ma con altri toni.