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Scudetto: Capello comincia a sbilanciarsi

Scudetto: Capello comincia a sbilanciarsi
lunedì 13 marzo 2006, 09:552006
di Ilario Imparato

Un punto a testa e tutti a casa felici e contenti. O quasi, perche' mentre la Juventus festeggia un pareggio che sa tanto di scudetto, il Milan si lamenta per l' espulsione di Gattuso e si unisce al grido di dolore degli avversari per un campo che assomigliava tanto ad un arenile piu' che ad un prato all' inglese. ''Dieci punti sono tanti e le partite sono diminuite'', analizza Capello. ''Ma nel calcio - aggiunge - bisogna essere sempre cauti'', e giu' con tanto di toccatina scaramantica davanti alle telecamere. ''Comunque - continua tornando serio - credo che questa squadra abbia la mentalita' per arrivare fino in fondo''. 'Chapeau' dunque a Capello, che si concede alle interviste del dopo partita con un Borsalino nero in testa. Il pareggio di questa sera, lo dicono tutti, e' stato un bel passo verso lo scudetto numero 29. ''Non abbiamo fatto una grande partita - sottolinea Buffon - ma una gara intelligente, e alla fine e' arrivato quello che ci aspettavamo''. ''Ci e' mancata un po' di brillantezza - ammette Mutu - ma arrivavamo da una settimana difficile. Comunque, va bene lo stesso: abbiamo una partita in meno da giocare e i punti di distacco dal Milan sono rimasti gli stessi''. L' unico fuori dal coro e' Emerson: ''Feste? Finche' non avremo lo scudetto in mano non si puo' festeggiare nulla. Certo, pero', che dieci punti di distacco quando mancano ancora dieci giornate...''. Anche il 'puma' brasiliano, alla fine deve ammettere ''che anche se non e' finita - dice - un simile vantaggio sul Milan e' davvero tanto''. Capello se la ride sotto i baffi ed elogia tutti i suoi giocatori: ''Vieira ha giocato una grande partita - dice dando le pagelle - Mutu, Emerson e Zebina sono riusciti a limitare giocatori pericolosi come Kaka, Serginho e Seedorf.

E non mi e' dispiaciuto nemmeno Ibra, che ho sostituito per motivi tattici, perche' Del Piero mi assicurava un po' piu' di copertura su Pirlo''. Il risultato di questa sera, comunque, e' una caramella talmente dolce che Capello riesce a mandare giu' persino gli insulti ricevuti da Gattuso mentre usciva dal campo dopo il cartellino rosso. ''Vergognati e stai seduto, pezzo di m...'', si e' letto sul labiale di 'Ringhio', ma don Fabio stasera non ha nessuna intenzione di alimentare polemiche: ''In campo - e' il suo perdono - i giocatori talvolta finiscono con l' essere preda di raptus agonistici. E allora, dall' altra parte, bisogna avere l' intelligenza di non rispondere''. Sull' episodio sorvola anche Ancelotti, che pero' si lamenta per l'eccessiva severita' di De Santis con il suo centrocampista: ''Lasciamo stare sulla sua reazione - afferma - ha detto qualcosa ma senza cattiveria. Comunque, senza entrare sull'operato dell' arbitro, credo che ci stesse sono uno dei due gialli. E poi - aggiunge in tono pacato - Vieira ha fatto dieci o undici falli e meritava un cartellino''. Addio scudetto, dunque? ''Il campionato non e' finito - risponde il rossonero - e c'e' ancora da lottare. Stiamo giocando bene, e questo deve darci fiducia per le prossime partite. E se poi non sara' primo posto, guarderemo al secondo''. Un capitolo a parte merita il pessimo campo del Delle Alpi, di cui si sono lamentati tutti quanti. ''Non succede solo da noi - e' l'opinione di Capello - pero' e' sotto gli occhi di tutti che un terreno cosi' condizioni le squadre tecniche''. ''Non si riusciva a fare due passaggi di seguito - rincara la dose Ancelotti - e bisognava pure stare attenti a non scivolare''. ''Un prato pessimo'', ringhia Shevchenko, e Buffon conferma che ''il campo e' gia' da un po' che non aiuta la squadra - conclude - ma e' uno svantaggio anche per gli avversari''.