Ternana: accordo raggiunto con Jimenez, il cileno andrà in prestito in A
Dopo un braccio di ferro durato mesi che lo ha visto contrapposto alla società, il cileno Luis Jimenez ha chiuso la sua battaglia nell'aula del giudice del lavoro Angelo Matteo Socci, davanti al quale le parti hanno raggiunto l'intesa sulla base dell'accordo transattivo avanzato dal presidente umbro Edoardo Longarini. La proposta del patron ternano prevedeva il prestito oneroso per la cifra di 1.000.000 di euro, fino al termine della stagione 2007/08, del giocatore ad una società di serie A, la quale potrà riscattarne poi la proprietà dietro un compenso pari a 11.000.000 di euro. Ora dovrà essere cura della Ternana depositare in Lega entro gennaio il contratto munito di tutte queste clausole, in mancanza del quale la società sarà obbligata a versare all'attaccante 1.000.000 di euro netti a stagione fino a giugno del 2010. Quest'offerta di Longarini sembrerebbe confermare l'ipotesi di un accordo con l'Inter, club che negli ultimi giorni avrebbe sconfitto la concorrenza di Roma, Palermo e Lazio nella corsa ad assicurarsi il giocatore.
Durante la camera di consiglio, che si è conclusa dopo sei ore e alla quale erano presenti con Longarini gli avvocati Grassani e Persiani per la Ternana ed il manager di Jimenez Rocco Dozzini con i legali del giocatore, sono stati due i testimoni ad essere escussi. Uno è stato l'attaccante Mario Frick, che ha confermato tutti gli episodi di mobbing che hanno visto il cileno vittima, poi è toccato all'ex direttore sportivo Guglielmo Acri, che ha rivelato di essere stato invitato dalla società a non occuparsi di Jimenez. Non sono stati invece sentiti Rocco Giannone, Orlando Fanasca e David Pedacchioni, che avrebbero dovuto conferire a favore del sudamericano, che intanto ha raggiunto un importante traguardo fuori dal campo, essendosi recentemente sposato. Gli avvocati del club rossoverde avevano citato anch'essi alcuni testi, come l'amministratore unico Stefano Dominicis, i fratelli Montemari, il preparatore dei portieri Paolo Foti, il coordinatore tecnico Giuliano Pesce, il segretario Antonio Arcangeli, Massimo D'Urso, Corrado De Luca e lo stesso Longarini, ma è stato deciso di non ascoltarli rinviando i lavori al 15 gennaio, scelta puramente tecnica dal momento che, in caso di ratifica del contratto in Lega, non sarà più necessario procedere ad un'altra udienza.