TMW A CALDO - Palermo, Ciro Capuano e Mark Bresciano: "Una vittoria di tutta la squadra, anche di chi non c'era"
Le quattro pappine che avevano incassato all'Olimpico di Roma le hanno rifilate, fermo posta Barbera, all'ultima in classifica, l'Ascoli di Nedo Sonetti.
Peccato che a festeggiare in sala stampa coi due dei quattro marcatori - Capuano e Bresciano - il mister non c'era.
L'aveva detto, d'altra parte, Francesco Guidolin, qualche ora prima della partita Palermo-Ascoli: "...è l'ultima volta che parlo per quest'anno... E' un modo per dedicarmi al lavoro e stare lontano dalle chiacchiere".
Già, le chiacchiere. Quelle che hanno offuscato in queste ultime settimane i cieli limpidi di un Palermo tuttora terzo in classifica. ("Ma che volete di più? - ha stilettato nel dopo-partita l'ex allenatore del Palermo Sonetti contro le critiche zampariniane rimbalzate attraverso gli organi di stampa - dateli a noi, un po' dei vostri punti...").
A quelle chiacchiere Guidolin ha deciso di rispondere solo coi fatti.
Dunque, niente interviste, niente proclami, niente dichiarazioni in sala stampa, niente sorrisi, niente magliette rosa per festeggiare.
Peccato. Perché i festeggiamenti ci sarebbero stati bene, per il Palermo del Barbera contro l'Ascoli: magari non avrà brillato, ma si è dimostrato comunque capace di reagire. Come le grandi squadre.
I fatti dunque, a distanza di appena tre giorni dalla disfatta capitolina, stanno già dando ragione al mister di Castelfranco Veneto. Non è che questo cambierà granché nelle esternazioni a caldo del vulcanico presidente del Palermo Maurizio Zamparini, che arrivano puntuali a ogni sconfitta, ma tant'è. Bisogna accontentarsi. Del resto, chi lo cambierebbe un presidente come lui che ha portato la squadra là dove non era mai stata a questo punto della stagione? Ben vengano, anzi, le sferzate del patron se servono a ridare carica e a riportare alla vittoria.
Una vittoria di Guidolin, prima di tutto - che, come ha detto, alle provocazioni, da qualsiasi parte vengano, risponderà d'ora in poi (e fino all'anno prossimo) solo coi fatti - ma una vittoria soprattutto della squadra (anche di chi come Andrea Caracciolo non era nemmeno in panchina causa infortunio domestico), come Ciro Capuano e Mark Bresciano hanno dichiarato all'unisono, nel corso della conferenza stampa del dopo-partita.