TMW A CALDO - Palermo, Di Michele: "Non è importante chi faccia goal, l'importante è che la squadra vinca"

Inutile dire che in sala stampa non ci ha creduto nessuno.
Dopo il 2 a 0 della sconfitta doriana ad opera di un Palermo tattico e compatto - secondo il giudizio di capitan Corini, primo a parlare nelle interviste del dopo-partita - il nervosismo di David Di Michele (marcatore mancato per un pelo e sostituito poco dopo dall'allenatore Francesco Guidolin), che ha battibeccato coi giornalisti intorno al suo presunto egoismo, è stato decisamente fuori luogo.
Lì nessuno voleva offenderlo. Nessuno voleva fare polemica. Il fatto è che all'attaccante David Di Michele le etichette non piacciono (concordiamo), quell'etichetta poi in particolar modo. "Mettiamoci d'accordo: se faccio goal dite che ho fatto bene a tenere la palla, se non faccio goal dite che la dovevo passare. Volete scrivere che Di Michele è egoista? Va bene, scrivetelo pure".
Beh, magari egoista no, forse troppo protagonista? "Non capisco la domanda".
D'accordo, meglio passare ad altro. La sostituzione? "Ero stanchissimo. E poi il mister fa quello che vuole".
E arriva, il mister, a chiudere gli interventi previsti oggi in conferenza stampa per il suo Palermo vittorioso. Maglietta nera e fresco come una rosa bagnata di rugiada. "Stasera abbiamo dato un importante segnale di continuità. Speriamo che non resti solo un segnale". Su Di Michele: "E' un giocatore che ha un talento straordinario e il talento dev'essere assecondato".