Toni, un mese per decidere
Sarà la Fiorentina di Adrian Mutu (ieri la società ha annunciato l'ingaggio del giocatore) ma sarà anche (e ancora) la Fiorentina di Luca Toni. Almeno fino alla sentenza definitiva di calciopoli e almeno fino a quando l'attaccante non avrà incontrato Della Valle per quelle due «chiacchiere» messe in preventivo alla fine del campionato scorso.
Il caso o l'operazione Toni, insomma, non potrà prendere corpo prima di un mesetto e fino a quel punto (anche il manager del giocatore lo sa bene) Toni va considerato un giocatore della Fiorentina. Punto e basta.
Il programma post-Mondiale dell'attaccante d'altra parte è chiaro: Toni avrà a disposizione una quindicina di giorni di vacanza (la sua a assenza a Folgaria è quindi più che giustificata), ma il suo nome compare già nella lista dei viola convocati per la seconda parte del ritiro estivo, quella, per intendersi che si svolgerà a San Piero a Sieve, nel Mugello a partire dal 25 luglio. Toni, dunque, proprio il 25 luglio inizierà la sua seconda avventura in maglia viola, poi molto dipenderà dall'esito della vicenda intercettazioni.
Sembra difficile, infatti, immaginare che in caso di retrocessione il bomber possa essere riconfermato, mentre (con la Fiorentina ancora in serie A) le maxi offerte di Inter e Real Madrid saranno eventualmente prese in considerazione solo dopo il faccia a faccia fra Della Valle e il giocatore.
Il numero uno della società (come il ds Corvino) continua infatti a considerare incedibile il bomber ma aspetta il vertice di agosto per capire se e davvero (come ha dichiarato dal ritiro azzurro in Germania) anche Toni è pienamente convinto di continuare l'avventura con la Fiorentina.
Non si tratta insomma di una questione di soldi (le offerte di Inter e Real non superano comunque i 18 milioni di euro l'una) o di contratto (l'attaccante è vincolato alla Fiorentina fino al giugno 2009), ma di una decisione da prendere tutti insieme - patron, dirigenti, allenatore e giocatore - in assoluta serenità dopo le piccole-grandi incomprensioni di qualche settimana fa. Inter e Real Madrid, ad esempio, sanno che per strappare Toni alla Fiorentina dovranno fare un passo in avanti in chiave economica (18 milioni sono considerati un'offerta non congrua) e senza l'illusione di alleggerire l'affare con contropartite tecniche delle quali, al momento, il club viola non sembra avere necessità.
I contatti con Huntelaar e gli altri bomber (come Iaquinta) che piacciono a Corvino? L'olandese è stato bloccato un paio di mesi fa, ma a quanto pare per potersi garantire in un futuro l'innesto in squadra di uno dei migliori giovani attaccanti a livello europeo. Naturale che in caso di strappo con Toni, l'operazione Huntelaar potrebbe subire un'accelerata, ma non è da escludere che la Fiorentina possa avere chiuso nel cassetto il nome a sorpresa per garantirsi un improvviso dopo-Toni. Iaquinta? Piace, è vero, ma costa troppo e l'ingaggio della punta dell'Udinese potrebbe costringere la Fiorentina a una nuova comproprietà, soluzione, questa, che Corvino dirotta poco volentieri su operazioni importanti come quella relativa al centravanti.