Torino, Brevi accoglie Pancaro: "Gran colpo"
E' in vacanza a Forte dei Marmi, a due passi dalla villa del presidentissimo Urbano Cairo, il capitano della promozione lampo. Dopo aver rinnovato il contratto per un anno con la società granata Oscar Brevi è in attesa di rimettere gli scarpini e accoglie con favore la notizia dell'ingaggio di Giuseppe Pancaro.
Capitano cosa pensa dell'ultimo arrivo?
"Che si tratta di un giocatore di grande esperienza e di sicuro affidamento. Cairo ha fatto bene a ingaggiarlo anche perché la sua carriera è degna del massimo rispetto".
Pancaro, Cioffi e Franceschini: cosa le pare della campagna "difensiva"?
"La società sta sicuramente facendo bene, ma io sono solo un dipendente. Tocca al presidente, al direttore Tosi e all'allenatore decidere chi prendere nell'interesse del Torino. Noi giocatori dobbiamo fare del nostro meglio quando andiamo in campo, mettendo i nuovi arrivi nelle migliori condizioni per lavorare".
C'è un giocatore con cui ci terrebbe a giocare in particolar modo da segnalare al presidente ?
"Nomi non me la sento di farne. Chiunque arriverà sarà il benvenuto perché la società è seria e l'ambiente è compatto con tifosi straordinari. E soprattutto siamo carichi perché veniamo da un'annata straordinaria".
Chi l'ha sorpresa di più fra i suoi compagni?
"E' brutto dover fare dei nomi. Sicuramente comunque Fantini ha fatto una partenza straordinaria per gol, intensità e rendimento, facendoci giocare praticamente con 4 attaccanti. Lo conoscevo da tempo, ma non pensavo potesse fare tanti gol. Poi gli arrivi dei nuovi gli hanno tolto spazio, ma il girone d'andata è stato da urlo. Spero rimanga".
Dove può arrivare il nuovo Toro?
"Prima bisogna aspettare le sentenze di calciopoli. Se le richieste dell'accusa dovessero essere accolte per la A si potrebbero aprire scenari particolari. Per lo scudetto rimarrebbero solo Inter e Roma e poi allora ci sarebbero spazio per delle sorprese".
Non pensa che un'eventuale vittoria al Mondiale potrebbe portare a un "ammorbidimento" nella sentenza finale ?
"Non credo, mi sembra che siano due filoni completamente diversi e che ci sia la volontà di dare un forte segnale di cambiamento".
Stupito di vedere l'Italia in finale?
"Onestamente sì. Non me l'aspettavo per come siamo partiti. Poi c'è da dire che non prendono gol, in attacco l'occasione la creano sempre".
Quale errore non devono commettere gli azzurri contro la Francia?
"Non me la sento di dire niente a gente così esperta. Al massimo di non prenderli sotto gamba e di non considerare troppo la semifinale contro il Portogallo, dove la Francia mi sembra abbia giocato sotto tono".
Chi segnerà il gol decisivo?
"Penso Inzaghi, finora è stato tranquillo, ma uno come lui quando gioca il segno lo lascia sempre".